E' quello che emerge da un reportage fatto dalla nostra redazione per alcune vie del centro abitato di Sciacca. Alcuni scatti che è possibile immortalare da una semplice passeggiata in centro storico. Scatti che come ogni saccense si può portare via così come qualsiasi turista che visita il centro storico.
Erbacce, arbusti che invadono aiuole, che costeggiano i cigli delle strade, ovunque lungo le scalinate, nelle piazzette, perfino in piazza Scandaliato nelle aiuole lungo il marciapiedi del belvedere o tra un mattone e l'altro della pavimentazione. Una situazione indecorosa che indigna chiunque e che a giugno ormai finito mostriamo ai visitatori che decidono di passare da Sciacca. Un pessimo biglietto da visita quello che la città offre.
Le immagini si riferiscono a via Conzo, tra erbacce alte e spazzatura lungo il marciapiedi, segno che nemmeno un netturbino si vede da quelle parti a due passi da piazza Carmine. Ma l'elenco del disastro è lungo e articolato. Ed è solo un esempio vago della realtà. La scalinata delle Terme, chiuse al pubblico ancora, ma con un esterno impresentabile, il belvedere di via Agatocle con abiti abbandonati in mezzo al prato, la scalinata di via Consiglio, invasa dalle erbacce, i cigli del marciapiedi in via Cappuccini, quelli della strada del Cansalamone, la discesa San Paolo, in parte pare scerbata, il resto ancora lì fra qualche rifiuto abbandonato. La piazzetta e il marcipiedi di via Porta San Calogero, via Valverde, passando per il piazzale antistante l'ex mattatoio dove ormai gli incivili hanno casa e lasciano la spazzatura, finendo a San Michele dove nell'acqua putrida della centralissima fontana della piazza, fa bella vista tanta spazzatura. Rifiuti a terra e tutto intorno la fontana puntualmente ogni mattina sempre nella piazza del quartiere dove evidentemente i contenitori non bastano, e ne andrebbero inseriti di altri, o quantomeno prevedere un servizio di pulizia che coinvolga le attività del posto.
A fine giugno è inaccettabile che la città si presenti in questo modo. E il riferimento non è certo al servizio di scerbatura, perchè per ripulire da queste erbacce basterebbe qualche operaio. Sia esso della ditta che effettua il servizio di pulizia della città, o operai del comune, poco importa al cittadino che pretende di vivere in una realtà non lasciata così a se stessa, trascurata.
Fin qui le manchevolezze evidentemente di una amministrazione che non riesce a tenere il passo delle necessità della città, manchevolezze sulle quali gli incivili hanno evidentemente giocoforza.
E' infatti semplicemente vergognosa, ed è un eufemismo, la situazione che si presenta nuovamente in viale Siena all'uscita del Giovanni Paolo II, dove dopo due pulizie straordinarie, non è cambiato nulla, i cumuli di spazzatura non si riescono ad evitare. Ed è tutto punto e a capo.
Se gli incivili hanno la loro colpa, non si capisce perchè i rifiuti ingombranti accanto ai cassonetti della spazzatura, dove passano ogni mattina gli operai che effettuano il servizio, non si riescono a rimuovere. Chi debba levarli, una volta che sono lì, è un arduo arcano.