Sono solo alcuni dei contributi ottenuti dai ventidue comuni agrigentini che nel 2018 hanno superato il 65% di raccolta differenziata. “Comuni ricicloni” ormai da tempo, sin dalla gestione Sogeir che proporio su questi aveva investito con “il porta a porta” e la raccolta differenziata. Non a caso da anni ricevono il contributo regionale, una sorta di premio per l’obiettivo raggiunto che supera di gran lunga la soglia minima del 65% per ottenere i fondi in base al numero degli abitanti. La notizia che il comune di Sciacca anche quest’anno è stato escluso dal finanziamento regionale ha destato clamore, ma fino ad un certo punto. I contributi sono relativi all’anno 2018, quello in cui soltanto negli ultimi sei mesi il “porta a porta” è stato esteso alla quasi totalità del territorio saccense. E’ l’anno in cui è stato interessato, ad esempio, il quartiere della Perriera che, per abitanti, supera molti dei comuni ricicloni dell’hinterland.
Il risultato è che nel 2018 il comune di Sciacca si è fermato al 60% di raccolta differenziata, rimanendo fuori dalla ripartizione delle somme elargite ai comuni che hanno superato, invece, la soglia del 65%.
Occorrerà attendere un altro anno per poter ottenere il riconoscimento di “comune riciclone” e, soprattutto, la premialità regionale che, basandosi sul numero di abitanti, dovrebbe aggirarsi sui 400 mila euro, cifra sicuramente importante, come l’obiettivo raggiunto. Nel 2019, infatti, la città di Sciacca si è attestata al 74% di raccolta differenziata, tra i pochi comuni che superano i 40 mila abitanti che hanno raggiunto questo risultato.
Rimane il rammarico per quanto perso negli anni, a partire dalla gestione Sogeir della raccolta e smaltimento dei rifiuti che era riuscita a garantire la raccolta differenziata “porta a porta” solo in una piccolissima porzione del centro storico di Sciacca. Sembrava troppo complicato, i fatti hanno dimostrato che si può e si poteva fare anche prima perché anche per i rifiuti, come per tante altre cose, vale il detto “chi prima inizia è a metà dell’opera”