E’ quanto ha disposto l’Arcivescovo di Agrigento, cardinale Francesco Montenegro che invita tutti i fedeli a pregare, ma esclusivamente nelle loro abitazioni. Non si può più entrare nelle chiese e oggi più che mai, evidenzia il cardinale Montenegro, siamo invitati tutti a essere chiesa domestica, chiesa che vive nelle case con
l’impegno a essere “lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella
preghiera.
L’arcivescovo di Agrigento ha affidato ad un messaggio rivolto alla comunità agrigentina la nuova disposizione che prevede la chiusura al pubblico delle chiese parrocchiali e non parrocchiali e in generale degli edifici di culto di qualunque genere , unitamente all’appello di restare a casa e di muoversi solo per casi gravi. I fedeli sono di conseguenza dispensati dall’obbligo di soddisfare il precetto festivo. La gravità della situazione, ha scritto il cardinale Montenegro, ci impone anche questa sofferenza.
Ne avverto tutta la pesantezza, ha aggiunto, perché potrebbe passare il segnale che il Signore venga dopo cose materiali quali la spesa, la farmacia . Se scegliamo questa ulteriore misura , ha aggiunto, è perché dobbiamo tutalare la salute nostra e dei nostri fratelli e per evitare che il sistema sanitario vada in tilt.
Sono certo che comprenderete lo spirito di questa limitazione e sono fiducioso, ha scritto l’arcivescovo di Agrigento, nel fatto che l’impossibilità di recarsi in un luogo di culto stimolerà di più la preghiera nelle nostre case . Potete avere tutti la certezza che i sacerdoti continueranno a esercitare il loro ministero attraverso l’offerta della loro vita e la prossimità a quanti si trovano nel bisogno. Continueranno a celebrare come hanno fatto in questi giorni e nel sacrificio eucaristico terranno presenti tutte le persone a loro affidate.
E’ questo il tempo in cui ognuno di noi si riscopre “tempio dello Spirito Santo”. Sarebbe bello e opportuno ha scritto anche l’arcivescovo di Agrigento che in ogni casa cristiana, in questo tempo di digiuno eucaristico, la Bibbia o il Vangelo trovino un posto d’onore e visibile, quasi fosse il tabernacolo della piccola Chiesa domestica . Sono fiducioso che n l’aiuto del Signore, ha concluso l’arcivescovo di Agrigento, riusciremo a superare questo momento di dura prova.