della comunità in relazione all’attivazione dei posti letto Covid all’ospedale Giovanni Paolo II . Con due note addirittura, una del Pd, l’altra di tutta la maggioranza consiliare, si ribadisce pieno sostegno alle azioni messe in campo da Francesca Valenti, con i consiglieri che si dicono pronti assumere ogni iniziativa, anche la più forte ed eclatante, pur di difendere e salvaguardare, dicono, il prestigio delle nostre istituzioni e i diritti della nostra comunità.
Parlano di incomprensibile testardaggine del governo regionale nel portare avanti una linea di condotta che si pone in modo chiaro in contrasto con le linee guida definite dal governo nazionale e dal ministro della salute Roberto Speranza e con quanto rimarcato dalla comunità scientifica, ossia la necessità di individuare, anche attraverso soluzioni precarie come gli ospedali di campo o strutture dismesse, dei presidi appositamente destinati ai malati covid-19, scongiurando ogni ipotesi di promiscuità con gli altri malati. E, invece, aggiungono, si continua a insistere nel nostro territorio, sulla soluzione degli ospedali misti che, per la maggioranza consiliare di Sciacca,
è un modo come un altro per non scegliere, per non decidere, per non governare. Insomma la maggioranza ribadisca la propria netta contrarietà all’attivazione dei posti letto che di fatto hanno trasformato il Giovanni Paolo II in un ospedale Covid che dovrà al contempo continuare ad assicurare tutti gli altri servizi sanitaria al territorio, con una commistione e un rischio di contagi, ritenuto elevato.
Maggioranza che poi ritiene inaccettabile l’accusa di far politica rivolta al sindaco Valenti, peraltro sostenuta in questa azione, evidenziano, dalla opposizione e dalle forze sociali e dell’associazionismo. Non manca anche la replica ad esponenti politici e parlamentari ( chiaro il riferimento per primo a Carmelo Pullara) che dovrebbero maggiore rispetto delle prerogative istituzionali di un sindaco e della preoccupazioni fondate e motivare di un’intera comunità.