Quando le misure di contenimento imposte dal Coronavirus potranno essere revocate, bisognerà fare i conti con la necessità di far ripartire un sistema alberghiero e dell'ospitalità purtroppo già ridotto a brandelli. La situazione di Sciacca è stata ieri al centro di una videoconferenza organizzata dal comune con operatori e rappresentanti del Consiglio comunale.
Anche l'amministrazione comunale di Sciacca ha condiviso le richieste dei comuni avanzate al ministro Franceschini di un intervento per tutelare il settore, dalla cassa integrazione in deroga agli sgravi fiscali passando per incentivi specifici sullo sviluppo economico. Sullo sfondo a Sciacca c'è il problema dell'utilizzo dell'imposta di soggiorno.
Non solo imposta di soggiorno, però. Marcello Mangia, presidente di Aeroviaggi, ha chiesto uno sgravio significativo sulla TARI, sulla quale Sciaccamare sostiene un grosso onere. Insomma: alla ripresa, quando questa arriverà, non ci si dovrà far trovare impreparati. L'assessore al Turismo di Sciacca Sino Caracappa è consapevole dell'entità dei problemi.