non solo per la provincia di Agrigento ma anche per quelle di Caltanissetta e Trapani, con le dotazioni necessarie da un punto di vista tecnologico. È questa la proposta del deputato regionale Carmelo Pullara, che considera ormai la "Fase 2" necessaria ma non solo per gli aspetti sociali ed economici, ma anche per quelli che rilevano dal punto di vista sanitario sul territorio. Obiettivo di Pullara: guardare al domani, al dopo emergenza e adeguare l'offerta sanitaria ospedaliera. E, da questo punto di vista, a giudizio del parlamentare agrigentino il "Fratelli Parlapiano" è già adeguato sul piano infrastrutturale, visto che è stato ammodernato proprio di recente, e l'ottica deve essere quella di una sua qualificazione attraverso l’implementazione di medici specialisti in malattie infettive e pneumologia. Al "Giovanni Paolo II", invece, secondo Pullara va ripristinata la situazione precedente all'emergenza Covid-19, e inoltre l'ospedale dovrebbe essere potenziato con un aumento di posti letto nelle discipline che sono andate in sofferenza, prima fra tutte la Medicina, ed infine, a Sciacca dovrebbe insediarsi il percorso riabilitativo (adulti e bambini) con lo spostamento da Ribera dei 30 posti letto di riabilitazione e neuroriabilitazione gestiti dalla Fondazione "Maugeri" con, in aggiunta, ulteriori 26 posti di riabilitazione cardio-pneumologica (anche questi gestiti dalla "Maugeri" che si aggiungerebbero ai 30 posti letto già attivi a Sciacca di neuroriabilitazione e 10 posti letto di unità risveglio, così da chiudere un cerchio assistenziale di eccellenza presente solo nelle Aziende Ospedaliere o Policlinici Universitari. Pullara fa sapere che chiederà alla direzione dell'Asp di assicurare un lento ritorno alla normalità anche attraverso i concorsi per le nuove assunzioni.
Non fa solo proposte oggi Pullara, ma replica a coloro i quali sono da lui accusati di avere fatto populismo, demagogia e campanilismo per interessi elettorali di casta e dinastia. Pullara punta il dito anche contro non meglio precisati "deputati agrigentini" (sembra chiaro il riferimento a Michele Catanzaro), che si sono detti contrari al piano Covid regionale pur non avendo opposto alcuna perplessità quando questo piano era stato illustrato in videoconferenza dall'assessore Razza. La stessa critica Pullara muove anche ai sindaci dei paesi ove insistono gli ospedali ( Agrigento, Canicattì, Licata, Ribera, Sciacca ). Pullara ammette di avere apprezzato il piano firmato da Ruggero Razza in quanto, ricorda, era necessario approntare nell’immediatezza soluzioni che potessero accogliere i pazienti Covid quasi come si fosse in guerra, cioè subito, perché non c'era il tempo di fare alcuna programmazione per cercare l'ottimo perdendo di vista il buono, non sapendo se la diffusione del contagio potesse mietere vittime. "Chi ha responsabilità istituzionali - osserva Pullara - in questi casi deve prendere o difendere le posizioni corrette nell’interesse dei cittadini, non seguire la demagogia o il populismo ovvero ancora gli interessi elettorali o cose similari attraverso menzogne e mezze verità di comodo". Ora per il parlamentare regionale c'è il tempo di guardare al futuro. Da qui le sue proposte odierne, posto che, a giudizio di Pullara, l’emergenza Covid, sia a livello regionale che nazionale, è da considerarsi ormai alle spalle.
Pullara annuncia l'intenzione di farsi promotore di un disegno di legge che preveda la creazione, nelle 6 province non metropolitane, prive di aziende ospedaliere o di policlinici universitari, di una azienda sanitaria territoriale, slegata dalla gestione degli ospedali.