È questa la proposta avanzata oggi in una lettera al sindaco Valenti e agli assessori alla Cultura e al Turismo Mondino e Caracappa dai consiglieri comunali di Sciacca Enzo Bonomo, Simone Di Paola e Valeria Gulotta. I quali fanno notare come le misure di contenimento del Covid-19 abbiano stravolto anche il sistema economico. Situazione che oggi impone la programmazione di una fase di rilancio dei settori economici strategici per questo territorio. I tre esponenti della coalizione che sostiene il sindaco Francesca Valenti ritengono necessario costruire la fase del rilancio sull'identità turistica, attraverso il ripensamento di un "Brand Sciacca", che valorizzi il patrimonio culturale e delle tradizioni popolari da offrire ai futuri visitatori. "Bisogna costruire - osservano i tre consiglieri comunali - un modello di sviluppo turistico e culturale, non più solo municipale, ma macro territoriale". Ed è in questa direzione che si propone una rete tra i comuni del territorio, con un'unica visione, con la creazione di un pacchetto turistico che veda al suo interno dal Carnevale alle bellezze della Valle del Belice; dalla costa compresa tra Menfi, Torre Salsa, Sciacca, Borgo Bonsignore ed Eraclea Minoa, alla gastronomia, dalla bellezza dei centri storici alle tradizioni religiose. Per fare questo, per Bonomo, Di Paola e Gulotta occorrerà ragionare in termini di area vasta, superando egoismi campanilistici, in verità già superati e considerati antiquati già prima della crisi, mettendo in rete quanto di meglio la nostra identità culturale ha da offrire al viaggiatore, dentro una visione turistica macro territoriale, dunque finalmente unitaria". Sarà necessario soprattutto che Sciacca, così come rispetto ad altri temi, si faccia portavoce e porta bandiera di una tale nuova sensibilità, guidando e governando la costruzione di un modello, di cui tanto si è parlato nel passato, senza mai saper o voler passare dalle parole ai fatti. Per questa ragione, i tre consiglieri comunali propongono l'istituzione di un tavolo che comprenda tutte le amministrazioni comunali del nostro hinterland territoriale, ma anche con il coinvolgimento della più vasta rappresentanza possibile di operatori turistici e culturali del territorio, così da immaginare, finalmente insieme, la costruzione di una sola visione e di una sola voce; determinare e rappresentare insieme una prospettiva turistica e culturale nuova. Evidenziano, i tre consiglieri comunali, che "più uniti si è anche più forti, soprattutto nel rapporto con i mercati ma anche nella contrattazione con i livelli istituzionali superiori"