Ancora tempo di vacanza per gli alunni siciliani, ma già si parla dell’anno scolastico 2019/2020.
Gli eccessivi aumenti del costo dell’energia,
Non solo sulle famiglie e sulle imprese artigiane.
Gli esorbitanti rincari dell'energia elettrica fanno rabbrividire anche il settore del commercio. Il costo medio della bolletta è aumentato del 45%. “Misura la tua bolletta” è il nome dell’iniziativa di sensibilizzazione avviata a livello regionale da Confcommercio Sicilia. Ognuna delle realtà provinciali dell’associazione di categoria è stata chiamata, dopo un confronto con gli operatori economici del territorio, a valutare l’impatto del caro energia su buona parte delle imprese. E i numeri che sono venuti fuori sono assai preoccupanti. La media del rincaro del prezzo energetico si aggira, come si diceva, intorno al 45%. Significa che chi, fino a un anno fa, spendeva 100 euro per l’energia elettrica, adesso è costretto a sborsarne 145. Situazione più pesante, sulla scorta dei riscontri di Confcommercio, nella Sicilia occidentale rispetto a quella orientale. E’ una situazione paradossale quella che si è venuta a creare proprio quando, dopo due anni devastanti sul piano economico a causa della pandemia, si sperava di ricominciare a costruire le basi per una prospettiva futura. Così, naturalmente, tutto è rimandato. Se a ciò si aggiunge il fatto che già le famiglie si stanno rendendo conto anche dei rincari dei beni di prima necessità, la conseguenza è una contrazione dei consumi che di fatto non consentirà al settore di superare gli anni bui della pandemia. Una situazione che si riflette chiaramente sul settore anche in provincia di Agrigento, come conferma al nostro telegiornale il presidente provinciale di Confcommercio Giuseppe Caruana. La soluzione prospettata dal governo nazionale che sta mettendo a punto un intervento di circa 7 miliardi di euro per calmierare i prezzi delle bollette a famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni, nonostante si tratti di una cifra elevata, potrebbe rivelarsi insufficiente a mitigare i rincari che, in particolar modo le imprese, subiranno in questi primi tre mesi dell’anno. Anche gli agricoltori non ce la fanno più. Lo dice la Coldiretti alla vigilia della protesta promossa per domani quando migliaia di allevatori ed agricoltori con trattori al seguito lasceranno le campagne ed arriveranno nelle città siciliane, in contemporanea con altre regioni d'Italia per salvare l'agroalimentare Made in Italy e difendere l'economia, il lavoro ed il territorio. Tutte le iniziative si svolgeranno davanti le Prefetture. Ad Agrigento la manifestazione si svolgerà in piazzale Vittorio Emanuele.