“Infrastrutture: quale futuro per la provincia di Agrigento e per la Sicilia centromeridionale?”
Duecentocinquanta casi circa. È questo il dato attuale che riguarda la diffusione
A 48.000 donne ogni anno in Italia viene diagnosticata una neoplasia al seno e circa 700.000 donne convivono con la patologia in esame. Solo grazie alla implementazione di programmi di screening si potrà contenere la mortalità legata a questa malattia. È quanto è emerso durante l'incontro "Prevenzione Rosa", finalizzato alla sensibilizzazione delle donne sull'importanza della prevenzione e della diagnostica precoce organizzato dal Rotary Club e dall'Inner Wheel Sciacca Terme all'interno del Circolo di Cultura. Il dato più significativo è che quello al seno costituisce il 30% dei tumori che colpiscono le donne.
I due presidenti, rispettivamente Baldo Ficani e Rosalba Zito, hanno organizzato il convegno coinvolgendo diversi esperti, moderati da Marilù Criscenti, i quali hanno affrontato la tematica da più punti di vista. Il radiologo, dottor Luigi Adamo, ha illustrato le più innovative tecniche diagnostiche; l’oncologa, dottoressa Rosanna Aiello, ha evidenziato come la pandemia ha ridotto in maniera significativa le attività di screening, manifestando l’urgenza di riprendere a pieno regime le azioni di prevenzione e di diagnosi precoce, ancora oggi le armi più efficaci per migliorare la sopravvivenza media delle donne colpite dalla malattia; la psicoterapeuta, dottoressa Maria Grazia Bonsignore, ha sottolineato come il trauma di una diagnosi di tumore possa essere elaborato anche in maniera costruttiva dalla paziente e dai suoi care-giver, fino a rappresentare una leva che consenta di affrontare con positività tutti i risvolti della vita.
Un ruolo importante in questo ambito viene svolto dalle associazioni di pazienti e volontarie, argomento esposto con forte coinvolgimento emotivo dalla presidente de “Il Filo della Vita”, la dottoressa Enza Marchica che ha condiviso con la platea le diverse esperienze di aggregazione e di sostegno reciproco realizzate dalla sua organizzazione. Il convegno ha raccolto la testimonianza diretta di una donna, Maria Navarra, che lotta con la malattia e che ha voluto condividere la sua storia di resilienza. Ha riferito di aver trovato la forza di reagire alla malattia e di essere riuscita a riorganizzare la propria vita con rinnovato vigore. Dall’evento è emerso inequivocabilmente il messaggio che screening e diagnosi precoce sono un diritto inalienabile di ogni cittadina e che, altresì, ogni donna ha il dovere nei confronti di se stessa di aderire alle campagne di screening esistenti e di lasciarsi aiutare dalle associazioni di volontariato presenti nel territorio.
Per il sindaco di Menfi Marilena Mauceri