Da qualche giorno alcuni contadini riberesi impegnati nella raccolta delle arance
"I 500 mila euro di risparmio generati dalla rinegoziazione dei mutui e destinati, attraverso una variazione di bilancio, alla parziale copertura dei maggiori costi sostenuti nel 2020 per il servizio rifiuti, verranno comunque calati all'interno del nuovo bilancio di previsione". Ad annunciarlo oggi al nostro Telegiornale è il sindaco di Sciacca Francesca Valenti. Una necessità inderogabile, dunque, quella di pagare i debiti che si sono accumulati nel tempo con i proprietari delle discariche private. Questione che, negli intenti dell'amministrazione, si sarebbe potuta risolvere con una manovra la quale, tuttavia, essendo intervenuta dopo il 31 ottobre, è stata revocata, in quanto operata fuori dai tempi previsti dalla norma e, comunque, in gestione provvisoria. Il punto è oggi oggetto dell'ennesimo scontro politico, quello che ha visto i consiglieri comunali Bentivegna, Bono, Caracappa, Cognata, Deliberto, Maglienti, Milioti, Monte e Santangelo considerare un grave errore la variazione di bilancio e definire gli amministratori comunali "dilettanti allo sbaraglio".
Rivendicano così, quelli del Centrodestra, che sono stati in particolare i componenti della commissione consiliare Bilancio Bono, Milioti e Mandracchia a sollevare la illegittimità della manovra, ricordando comunque che la destinazione da privilegiare per questo mezzo milione di euro avrebbe dovuto riguardare i ristori per le attività produttive danneggiate dalla pandemia e per i nuclei familiari più in difficoltà. L'amministrazione però ha ritenuto di utilizzare quello che viene definito "tesoretto" per cercare di colmare una delle tante falle finanziarie causate dai recenti gravissimi problemi igienico sanitari determinati dalle discariche abusive lungo il perimetro comunale e dalla reiterata interruzione del servizio di raccolta dei rifiuti umidi per l'indisponibilità del centro di compostaggio. Da questa vicenda emerge ciò che i consiglieri comunali definiscono "una verità inconfutabile", ovverosia che l'amministrazione è da considerarsi "fallimentare" e che, di conseguenza, la cosa migliore da fare da parte del sindaco sarebbe quella di dimettersi senza indugi per continua manifesta incapacità amministrativa.
Il sindaco dal canto suo ha cercato di chiarire la posizione dell'amministrazione, sostenendo che la variazione di bilancio proposta fosse legittima, che anche altri comuni (e in più occasioni anche passate) ne hanno approvate in gestione provvisoria senza che sia stata necessaria alcuna revoca. Pur prendendo atto della necessità, a seguito di una segnalazione, di dover procedere all'annullamento della proposta, la prima cittadina ricorda come nel 2020 il costo di conferimento dei rifiuti in discarica abbia subito un aumento spropositato e inaccettabile (fatto su cui il comune non ha facoltà di intervento), tenuto conto della scarsa efficienza del servizio e dei continui blackout che hanno causato enormi problemi igienico-sanitari la scorsa estate. È questo lo scenario da cui il 12 ottobre scorso l'amministrazione aveva approvato una proposta di delibera di consiglio comunale per la variazione di bilancio, poi ammannita di tutti i pareri favorevoli necessari, con l'intento finale di ripartire questo importo nella TARI dei prossimi 3 anni. Il consiglio comunale non ha deliberato sul punto, e dopo la sua sospensione la proposta di delibera è transitata nelle mani del commissario straordinario Pietro Valenti, che ha deliberato coi poteri sostitutivi del consiglio lo scorso 12 novembre, provvedendo poi alla revoca del punto nelle scorse ore.
Si rimedierà dunque nel bilancio di previsione, che deve ancora essere approvato dalla giunta. Non c'è Sciacca tra i 18 comuni commissariati dalla Regione, ma probabilmente perché qui un commissario già c'è, ossia quello nominato per sostituire il consiglio comunale.
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