Da ieri è a casa Giuseppe Guardino, il marittimo saccense comandante della nave
"Il sindaco e l'assessore al Bilancio si sorprendono di quanto siano insufficienti e rivelatrici della mancanza di conoscenza dei territori le somme destinate dal governo centrale ai comuni come ristoro per la gestione dell'emergenza Covid, ma in realtà ci si trova davanti alla conferma di come, agli annunci fatti dal governo Conte, non siano corrisposti i fatti". Questa l'opinione dei consiglieri comunali di centrodestra Calogero Bono, Lorenzo Maglienti e Giuseppe Milioti. I quali evidenziano come, sin dai primi annunci, da Palazzo Chigi non si sia poi riusciti a far seguire i fatti. "Siamo coscienti - dicono i consiglieri - che le somme destinate ai comuni sono irrisorie". Annunciano così che la Commissione consiliare Bilancio e Finanze (presieduta da Milioti) approfondirà il tema delle conseguenze che l'emergenza ha generato per tutti i settori produttivi di Sciacca, che sono stati devastati.
La critica politica a Francesca Valenti da parte di Bono, Maglienti e Milioti, muove dal fatto che - a dire dei tre consiglieri - il governo cittadino si è dimostrato essere in perfetta linea con il governo nazionale. "In tempi non sospetti - osservano - avevamo chiesto di sapere quali interventi l'amministrazione avrebbe adottato per il tessuto produttivo, e questo a prescindere dalle somme che lo Stato avrebbe destinato al comune. Invece - accusano Bono, Maglienti e Milioti - l’amministrazione si è presentata alle riunioni che si sono svolte in videoconferenza senza idee in merito, non riscontrando la richiesta di effettuare una rivisitazione del Bilancio per reperire delle risorse dai risparmi generati dai minori consumi scaturiti dalla chiusura di molte strutture comunali (come ad esempio minori consumi di energia elettrica, mancata erogazione di servizi, riduzione dei costi della macchina amministrativa ed dalla rinegoziazione dei mutui) da destinare ai vari comparti produttivi cittadini". Eppure, fanno notare i consiglieri, ai primi di giugno già in altri comuni, senza aspettare cosa arrivasse dallo Stato, avevano programmato quelli che vengono definiti "seri e certificati aiuti alle attività produttive", mentre l’assessore Bacchi dichiarava in commissione di non essere nelle condizioni di sapere quali sarebbero stati gli importi da inserire nel bilancio, precisando che impegni in tal senso sarebbero stati dell'amministrazione tutta, non del solo assessore.
"Siamo a luglio - concludono i consiglieri Bono, Maglienti e Milioti - e non si sa ancora niente, e l'amministrazione non ha niente di cui vantarsi non avendo fatto nulla ma avendo prodotto solo chiacchiere e pochi fatti". Chiedono così di sapere, i tre esponenti del centrodestra, cosi come vogliono saperlo commercianti, gestori dei pubblici esercizi, settore dei trasporti ed altri comparti produttivi, quali siano gli aiuti concreti previsti dall'amministrazione per questi settori.Amministrazione accusata di essere in netto ritardo.
Da viale Siena a via Acerra, le aree di pertinenza dell'Istituto Autonomo Case Popolari di Agrigento sono completamente abbandonate,