Alla fine, la decisione è stata assunta dal ministro della salute Speranza seppure su specifica richiesta del Presidente della Regione Nello Musumeci Da domenica 17 gennaio, giorno in cui entrerà in vigore l’ordinanza del ministro Speranza, la Sicilia vedrà scattare le ulteriori restrizioni richieste dal presidente Musumeci a fronte della situazione di criticità che interessa soprattutto alcuni grandi comuni i cui sindaci, a loro volta, sollecitavano la zona rossa. Cosa cambierà, dunque, anche alla luce del nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, quello che è stato firmato in giornata?.
In “zona rossa” anche all’interno del proprio comune sono consentiti gli spostamenti solo per motivo di lavoro, salute o necessità e occorrerà esibire l’autocertificazione. E’ consentito spostarsi in una abitazione privata, dalle 5 alle 22, ma una sola volta al giorno e ad un massimo di due persone, esclusi i minori di 14 anni.
I negozi sono chiusi, seppure rispetto alla scorsa primavera, siano previste deroghe per diverse attività commerciali: dall’igiene della persona e della casa, alle ferramenta, cartolibrerie, fiorai, lavanderie, barbieri e parrucchieri, solo per citare alcuni esempi.
Bar e ristoranti chiusi, possono lavorare solo con l’asporto e la consegna a domicilio. Nella zona rossa, infine, le scuole superiori e le classi seconde e terze della media effettuano la didattica a distanza, mentre è prevista la didattica in presenza per le scuole dell’infanzia, primaria e per gli alunni al primo anno di scuola media. Da lunedì scorso in Sicilia è però in vigore l’ordinanza del presidente Musumeci che ha determinato la chiusura di tutte le scuole, ad eccezione dell’infanzia, fino a domani 16 gennaio. Si attendono, dunque, ulteriori decisioni da parte del governatore.
Fin qui le restrizioni previste per la “zona rossa”, ma da domani è in vigore il DPCM firmato proprio oggi da Conte, con le regole valide indipendentemente dal colore delle Regioni.
Oltre al divieto di asporto per i bar dopo le 18, rimane il coprifuoco dalle 22 alle 5, il divieto di spostamento tra Regioni e la chiusura di palestre, sale bingo e centri scommessa. Riaprono musei e luoghi di cultura, ma solo nelle zone gialle
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