il trentatreenne morto a Castelvetrano in circostanze che tuttora continuano ad essere non del tutto chiare. L'autopsia è stata effettuata e, in buona sostanza, avrebbe fornito una conferma di quanto già era apparso fin troppo chiaro circa le cause della morte.
Intanto le indagini proseguono in maniera intensa. Il fatto di sangue si sarebbe verificato nell'ambito di quella che a tutti gli effetti doveva essere una serata tra amici che giocavano a carte. Otto in tutto le persone che, a quanto pare, si trovavano all'interno dell'abitazione. Poi lo sparo, udito da qualche vicino di casa che probabilmente, non sapendo cosa fosse successo, ha comunque pensato di allertare le forze dell'ordine. Sparo che, non si capisce ancora, sia scaturito da una discussione oppure no. E da quarantotto ore in carcere, sottoposto a provvedimento di fermo di iniziato di delitto, è finito Gaspare Favara, trentaduenne che si trova rinchiuso nel penitenziario di Trapani con l'accusa di essere lui l'assassino di Vincenzo Adamo Favoroso. Su Favara adesso si attendono specifici provvedimenti da parte dell'ufficio del gip del tribunale di Marsala.
Inquirenti ed investigatori hanno già sentito tutti i possibili testimoni. C'è stato chi, Gianvito Italiano, amico della vittima, ha raccontato di avere assistito al momento nel quale Gaspare Favara avrebbe sparato contro Vincenzo con un fucile a canne mozze. In un articolo pubblicato ieri dal Giornale di Sicilia firmato dalla collega Francesca Capizzi, sono stati ricostruiti i tragici momenti della morte di Favoroso. I funerali sono in programma oggi.
E nelle scorse ore a Castelvetrano c'è stata un'altra tragedia, benché di natura diversa. Un muratore di 50 anni è morto a seguito di un malore che lo ha colto mentre si trovava in strada, in via Partanna, intento in una disputa familiare. L'episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio. Malgrado l'intervento tempestivo, gli operatori sanitari di un'ambulanza del 118 non sono riusciti a rianimarlo.