il “non luogo a procedere” nei confronti di Pellegrino Parlapiano, già Segretario Amministrativo dell’IPAB “Rizzuti Caruso di Caltabellotta”, difeso dagli Avv.ti Ignazio e Vincenzo Cucchiara, nonché di tre ex Commissari Straordinari ovverosia, Francesco Colletti (difeso dall’Avv. Pasquale Marchese), Giuseppe Cannone (difeso dall’Avv. Rosario Ventimiglia) e Maria Grisanti, difesa dall’Avv. Salvatore Maria Cusenza.
Erano stati chiamati a rispondere dei reati di falsità ideologica e di truffa aggravata per avere attestato, attraverso “artifizi e raggiri”, false voci di entrate all'interno del bilancio di previsione, inducendo in errore l’assessorato regionale della Famiglia “ottenendo per diversi anni il riconoscimento del finanziamento e assicurandosi ingiusto profitto”.
Gli avvocati difensori hanno esposto l’infondatezza della tesi accusatoria, soffermandosi sulla natura del bilancio di previsione e del conto consuntivo degli Istituti Pubblici di Assistenza e Beneficenza, sul comportamento corretto (oltre che legittimo) degli imputati in sede di adozione di detti strumenti di finanza pubblica e sul fatto che detti imputati medesimi, comunque, si erano adoperati nell’interesse esclusivo dell’Ente.
Il GUP, come detto, accogliendo dette tesi difensive ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere perché i fatti non costituiscono reato.