l'udienza scaturita dal decreto di rinvio a giudizio disposto dalla magistratura di Sciacca nei confronti di Francesca Valenti, chiamata a rispondere, nella qualità di sindaco, di presunta responsabilità nell'incidente avvenuto nell'agosto del 2019, poco dopo la riapertura del parco delle Terme, quando una bambina cadde in un pozzetto aperto riportando per fortuna solo delle lievi ferite alle gambe e alla testa. Ferite all'epoca dichiarate guaribili dai medici dell'area di emergenza dell'ospedale di Sciacca in 7 giorni. Per quanto avvenuto però i genitori della bambina denunciarono il comune di Sciacca alla procura della Repubblica che ha considerato la prima cittadina responsabile di condotta negligente ed imprudente, in quanto prima dell'apertura del parco avrebbe dovuto predisporre controlli per verificare la sicurezza ed eseguire eventuali opere sulla idoneità della posa e della chiusura del pozzo.
Francesca Valenti però respinge le accuse, e al nostro telegiornale dichiara di non essere affatto colpevole per quanto avvenuto. Il sindaco di Sciacca manifesta dunque piena fiducia nel corso della giustizia, aggiungendo che il procedimento in questione, stabilendo come ritiene inevitabile ogni sua estraneità ai fatti contestati, potrà essere comunque utile ad accertare le reali responsabilità su quanto accaduto, e se questo non dovesse accadere in questo giudizio potrà verificarsi anche in eventuali giudizi successivi.
Il parco delle Terme di Sciacca fu riaperto al culmine di una delle innumerevoli fasi del lungo negoziato tra l'amministrazione comunale di Sciacca e il governo della Regione sulla necessità che il patrimonio termale potesse tornare ad essere valorizzato dopo cinque anni di chiusura di tutti gli impianti. Fu ritenuto che la restituzione del parco potesse andare incontro anche ad un senso di riappropriazione perfino simbolica di uno dei luoghi sicuramente più belli, ancorché nel frattempo degradati, del predetto patrimonio. Consegna del parco dalla Regione (proprietaria) al comune di Sciacca preceduta da una visita lampo del presidente della Regione Nello Musumeci insieme al suo vice e assessore all'Economia Gaetano Armao. Alla riapertura, però, si verificò quell'incidente che, meno male, non ebbe conseguenze gravi ma che certificò, in qualche maniera, lo stato di abbandono e devastazione nel quale il parco era finito dopo anni di chiusura ed incuria.