Otto cuccioli di cane appena nati sono stati lanciati dentro un pozzo
all'interno di una delle case diroccate nel paese vecchio di Santa Margherita di Belice. I loro guaiti sono stati sentiti da una famiglia di Castelvetrano che si è avvicinata allertando i vigili del fuoco, che hanno recuperato i cagnolini. L'amministrazione comunale margheritese si è rivolta a Chiara Calasanzio, fondatrice del rifugio "Oasi Ohana", che da 10 anni accoglie cani abbandonati. I cuccioli necessitavano di essere urgentemente allattati. Un episodio che giunge a due settimane dal ritrovamento di altri 6 cuccioli abbandonati (uno dei quali morto). Anche di questi cani si è occupata Chiara Calasanzio. "Ormai - dice - sembra una escalation di crudeltà, c'è chi non si accontenta più di abbandonare i cani per strada, ma faccia in modo che muoiano, lontano da occhi indiscreti. Buttarli in un pozzo e lasciarli morire di inedia è l'opera di mostri, criminali senza un briciolo di umanità". Chiara Calasanzio fa notare però che lo spazio nel suo rifugio è ormai al limite: "Stiamo ancora allattando i superstiti dello scorso abbandono, gestendo altre cucciolate abbandonate e accudendo gli adulti. Il Comune non può più tirarsi indietro: serve una mappatura dei cani padronali e la sterilizzazione gratuita perché tutto questo, in caso contrario, non finirà mai. Concordo con l'assessore Sciara, non tutti a Santa Margherita sono mostri, ma i numeri sono ormai emergenziali". Una nota di umanità è stata la decisione della famiglia di Castelvetrano di adottare seduta stante uno dei piccoli e portarlo con sé per garantirgli un futuro migliore insieme ad una famiglia speciale che ha salvato i suoi sette fratelli.