Chiara Calasanzio, proprietaria del rifugio "Oasi di Ohana",
teme che gli 8 cagnolini salvati ieri dai vigili del fuoco che li hanno recuperati dal fondo di un pozzo prosciugato tra i ruderi della vecchia Santa Margherita, possano non sopravvivere. Sono ore importanti, dunque, quelle nelle quali sta tentando di salvarli alimentandoli. I guaiti dei cuccioli abbandonati sono stati sentiti da una famiglia di Castelvetrano, che ha allertando i pompieri. "Ormai - dice Chiara Calasanzio - sembra che ci troviamo di fronte ad una escalation di crudeltà, c'è chi non si accontenta più di abbandonare i cani per strada, ma faccia in modo che muoiano, lontano da occhi indiscreti. Buttarli in un pozzo e lasciarli morire di inedia è l'opera di mostri, criminali senza un briciolo di umanità".
Quanto accaduto ieri è solo l'ultimo di una serie di episodi drammatici, che vedono abbandoni spietati di cuccioli. Nelle scorse settimane altri 6 erano stati buttati nella spazzatura. Anche lì è intervenuta colei che è stata battezzata "Santa Chiara". Anche se uno dei cagnolini non ce l'ha fatta. Ma per quello che fa Chiara non vuole alcuna medaglietta. Vorrebbe invece che i comuni finalmente si organizzassero. "Occorre una sterilizzazione a tappeto", dice. Chiedendo che si cominci dai cani padronali, quelli che vengono lasciati in libertà di vagare per il territorio durante il giorno. Uno dei cagnolini recuperati dal pozzo è stato adottato dalla famiglia che ha permesso che venisse recuperato.