ed emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. È questa l'ipotesi di reato contestata dalla Corte dei Conti della Sicilia nei confronti dei tre soci di una società cooperativa operante nel settore turistico ricettivo. Le erogazioni pubbliche oggetto di accusa riguardano dei contributi pubblici a suo tempo richiesti alla Regione e allo Stato per l'ampliamento e ristrutturazione di una struttura alberghiera situata a Marinella di Selinunte, nel Comune di Castelvetrano. Ieri la Guardia di Finanza del comando provinciale di Trapani e della Tenenza di Castelvetrano ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro conservativo, nell’ambito dell’attività istituzionale “anticorruzione” e di contrasto alla mala gestione delle risorse pubbliche. Provvedimento richiesto dalla Procura regionale presso la Corte dei conti. La vicenda si inquadra in un'indagine di Polizia Giudiziaria condotta nel corso del tempo dalle Fiamme Gialle di Castelvetrano, all’esito della quale erano emersi presunti profili di responsabilità sul conto della cooperativa proprietaria dell'albergo e dei soci. Alla luce delle risultanze emerse, con sentenza dello scorso luglio 2017, i Giudici della Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti siciliana avevano già accertato in primo grado la responsabilità amministrativa solidale in capo alla società beneficiaria del contributo pubblico ed in capo alle persone che avevano concorso in quello che gli investigatori ritengono essere stato "sviamento dei fondi ricevuti dagli Enti Pubblici finanziatori". Soci condannati così al pagamento della somma di 4.689.480,00 euro in favore dell’Assessorato regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, nonchè della somma di Euro 416.667,00, in favore del Ministero dello Sviluppo Economico. A seguito di ulteriori approfondimenti – disposti dalla Procura regionale della Corte dei conti ed eseguiti dal Nucleo di Polizia Tributaria di Trapani in aderenza alle norme introdotte dal nuovo codice di giustizia contabile,– i Finanzieri hanno proceduto a dare esecuzione al suddetto decreto di sequestro. Nel mirino sono così finiti i conti correnti riconducibili a due dei tre soci della cooperativa, per un valore pari ad oltre 57 mila Euro, nonché un noto complesso alberghiero ubicato in Marinella di Selinunte (TP) - nota zona balneare e di rilevante interesse storico culturale del litorale sud del trapanese. Sequestrata infine anche una unità immobiliare sita in Castelvetrano, per un controvalore complessivo pari ad oltre 5 milioni di Euro.