La prima scossa è stata registrata dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia la notte tra sabato e domenica, esattamente all'1 e 56 minuti. Lieve l'intensità, 2.4 gradi della scala Richter la magnitudo. L'epicentro è stato individuato a circa 4 chilometri a nord ovest del territorio comunale di Sciacca, a 23 km di profondità. Come dire che la valle del Belice e le aree immediatamente ad essa attigue sono sempre zone che meritano particolare attenzione. L'episodio non ha suscitato preoccupazioni, perché non è stato percepito dalla popolazione, né da quella che dormiva, né da quella ancora in giro. Solo in pochi pare abbiano avvertito qualcosa, non attribuendogli nemmeno particolare importanza. Leggermente più intensa la seconda scossa, di magnitudo 2.6, registrata nel pomeriggio di ieri, quando le lancette dell'orologio indicavano le 17.08. Stavolta però la zona interessata è stata quella del Canale di Sicilia, a circa 153 km dalla costa, a 36 km di profondità. Entrambi i movimenti tellurici hanno avuto una durata di circa 20 secondi. Fenomeni che non devono destare preoccupazione, come dichiara al nostro telegiornale il geologo Francesco Lo Bue: "Un'energia del terreno che si scarica con un'intensità di questo tipo è un fatto positivo".