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11
Gennaio

Mafia. Operazione Condor: dieci misure cautelari nell'Agrigentino

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Pubblicato in Cronaca

Cinque misure cautelari in carcere, 4 ai domiciliari e un obbligo di dimora.

Questi i provvedimenti disposti dal gip del tribunale di Palermo su richiesta della Dda nell'ambito dell'operazione antimafia "Condor" condotta dai carabinieri in provincia di Agrigento. Gli indiziati devono rispondere, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Eseguite anche 23 perquisizioni personali e locali (di cui 3 in carcere) nei confronti dei destinatari delle misure. 

Le indagini, coordinate dalla Dda di Palermo hanno consentito di acquisire un compendio investigativo sugli assetti mafiosi nel territorio di Favara (AG) e quello di Palma di Montechiaro (AG), quest’ultimo caratterizzato – come accertato da sentenze definitive – dalla convivenza della articolazione territoriale di Cosa Nostra e di formazioni criminali denominate "paracchi" sul modello della Stidda. In questo contesto i carabinieri hanno raccolto indizi sul tentativo di uno degli indagati di espandere la propria influenza al di là del territorio palmese, ossia su Favara e sul Villaggio Mosè di Agrigento; sul ruolo di “garante” esercitato dal vertice della famiglia di Palma di Montechiaro a favore di un esponente della Stidda, al cospetto dell’allora reggente del mandamento di Canicattì. 

Raccolti indizi sul controllo delle attività economiche nel territorio di Palma di Montechiaro, con riferimento al settore degli apparecchi da gioco e delle mediazioni per la vendita dell’uva (le cosiddette sensalie); di "messe a posto" a Favara e danneggiamenti a mezzo incendio. 

Letto 826 volte Ultima modifica il Mercoledì, 11 Gennaio 2023 12:19

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