A Naro è stato devastato da un incendio il terreno che era stato confiscato alla mafia e affidato alla cooperativa nel 2015. È stato il legale rappresentate della cooperativa Rosario Livatino-Libera Terra a formalizzare la denuncia alla stazione dei carabinieri di Naro. Le fiamme hanno completamente distrutto il vigneto, oltre 6 mila piante, e il danno provocato è stato quantificato in circa 20mila euro. Secondo le prime ricostruzioni, l’incendio ha raggiunto il terreno gestito dalla cooperativa dopo essersi propagato da un fondo confinante. L’ennesimo episodio, l’ultimo si era verificato nello scorso mese di luglio in un altro terreno coltivato a grano.
Sull’episodio indagano i carabinieri della stazione di Naro e i militari della Compagnia di Licata, coordinati dalla Procura della Repubblica di Agrigento.
La sindaca di Naro, Maria Grazia Brandara ritiene che il ciclico attacco intimidatorio e distruttivo sui beni confiscati alla mafia e restituiri alla società evidenzia la necessità di una diversa vicinanza alle cooperative che con grandi sacrifici gestiscono questi terreni. Bisogna dare un segnale forte, ha aggiunto Maria Grazia Brandara, per significare che attaccare i beni tolti alla criminalità organizzata significa attaccare l’intera comunità.