unitamente al personale della Guardia Costiera a conclusione di una operazione che ha portato al suquestro di 200 chili di ricci e altri 200 chili di cetrioli di mare. I militari dell’arma sono intervenuti nella località Stazzone dopo aver notato delle luci sospette in mare nel corso della notte. Poi a supporto sono intervenuti gli uomini del Circomare di Sciacca, dove da pochi giorni si è insediato il nuovo comandante Biagio Cianciolo, originiario di Messina.
I tre palermitani sono stati bloccati ed è stato sequestrato loro il pescato, oltre alle attrezzature utilizzate. Si tratta di 1000 ricci, circa 200 chili, oltre ad altri 200 chili di cetrioli di mare. I carabinieri hanno atteso che i tre uomini arrivassero a riva e poi sono intervenuti assieme al personale della Guardia Costiera. La pesca delle oloturie o cetrioli di mare, come vengono comunemente chiamati, è vietata. Lo stabilisce un decreto del ministero delle Politiche Agricole in vigore dal gennaio del 2022. Questa specie, essenziale per la salvaguardia della biodiversità, è molto ricercata sul mercato ma la sua assunzione come alimento può essere nociva. Le oloturie sono considerate “ spazzini del mare”.
Per ciò che concerne i ricci, invece, è consentito pescarne fino a 50 esemplari. Solo i professionisti possono arrivare a 1000.
Per i tre palermitani, oltre alla denuncia, sono scattate anche le contravvenzioni