lunga appena 10 metri, in precarie condizioni di galleggiabilità ed inadatta ad effettuare la traversata, esponendo così i migranti a pericolo di vita.
A seguito di un’articolata attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Agrigento, la Polizia di Stato unitamente alla Guardia di Finanza e alla Guardia Costiera di Lampedusa hanno eseguito una ordinanza di custodia in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Agrigento, nei confronti di un egiziano ritenuto responsabile dei reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e resistenza a pubblico Ufficiale.
Le operazioni di soccorso sono state rese difficoltose dal comportamento del trafficante che non ha ottemperato all’ordine di arrestare la navigazione impartito dall’unità navale della Guardia di Finanza, versando su sé stesso, sull’imbarcazione e sui migranti una tanica di benzina, al fine di ostacolare l’intervento delle forze dell’ordine. L’uomo ha inoltre minacciato uno dei finanzieri sostenendo che, se non si fosse allontanato, avrebbe dato fuoco a tutti.
L’egiziano dopo l’arresto è stato tradotto al carcere di Agrigento. A suo carico anche le aggravanti di aver procurato l’ingresso sul territorio nazionale di più di 5 persone, di averli esposti a pericolo per la loro vita o per la loro incolumità e di aver agito allo scopo di trarne profitto, oltre al reato di resistenza a pubblico ufficiale per aver ostacolato le operazioni di soccorso.