il Consiglio e la Città sugli esiti di una riunione tenutasi il 9 gennaio dal commissario di governo a Palermo sul ponte Cansalamone, leggendo la bozza di un verbale rimasto ad oggi assolutamente informale. Passano i mesi e nulla di concreto emerge in relazione al progetto di manutenzione per consentire la riapertura del viadotto. E’ quanto sostiene il Movimento 5 Stelle che, sulla vicenda, torna ad attaccare l’amministrazione comunale di Sciacca.
Pentastellati che tramite il proprio parlamentare regionale, Matteo Mangiacavallo, si sono rivolti a Maurizio Croce e che sostengono di avere appreso dal commissario straordinario per i rischi del dissesto idrogeologico che non è in corso la redazione di alcuna variante al progetto di fattibilità tecnico economica, né tantomeno è chiaro chi debba redigerla.
Insomma è tutto fermo, sostengono gli esponenti del Movimento 5 Stelle, nonostante l’amministrazione comunale abbia millantato ai Comitati, alle attività di quel territorio e ai singoli cittadini un’apertura temporanea imminente del Ponte Cansalamone. Due le ipotesi formulate dai grillini: siamo di fronte al solito menefreghismo o, cosa ancor più grave, sostengono, l’amministrazione si è resa conto che la via scelta, ossia quella riapertura temporanea, non è percorribile e di conseguenza ha abbandonato la propria idea e con essa le promesse di una soluzione a breve termine. 5 Stelle che, come è noto da tempo, hanno contestato il progetto di una apertura parziale e temporanea del Ponte Cansalamone sostenendo che impegno e disponibilità economiche vadano investiti solamente per l’intervento definitivo di messa in sicurezza del viadotto, puntando nel frattmepo su una viabilità alternativa.
Da due anni sono disponibili 2 milioni e 900 mila euro per raggiungere questo obiettivo. Ci auguriamo, concludono gli esponenti 5 Stelle, che le scelte sbagliate dell’amministrazione non costringano il Commissario a dirottare i fondi altrove.