durante le fasi di inseguimento di due tunisini coinvolti nell'operazione della Direzione Antimafia denominata SCORPION FISH. Dopo le cure immediate al pronto soccorso del Giovanni Paolo II, e il primo trasferimento a Ribera a causa delle due TAC non funzionanti a Sciacca, il ferito si trova adesso al Trauma Center del Villa Sofia di Palermo, dove è stato trasportato in elisoccorso nel pomeriggio di ieri. Le sue condizioni sono tuttora gravi, la prognosi naturalmente è riservata. Nella caduta ha subito diverse fratture e un grosso trauma cranico. I due nordafricani, nel frattempo, sono stati arrestati. Si tratta di un cinquantenne e di una giovane donna di 32 anni. Ci sono anche loro tra i soggetti (tra tunisini e italiani) coinvolti in un vasto giro, quello scoperto dagli inquirenti delle procure di Palermo e Marsala, che sarebbe stato dedito al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e al contrabbando di sigarette. Ieri mattina i militari della Guardia di Finanza si erano presentati a Menfi, sapendo di individuare i due ricercati. I quali, però, si sono dati alla fuga. Da lì l'inseguimento e l'incidente. Gli investigatori stanno cercando di capire cosa ci facessero proprio a Menfi. È chiaro che si stia risalendo anche al proprietario dell'immobile occupato dalla coppia. Indagini che tendono ad accertare anche se i due siano stati o meno in contatto con altri connazionali che si trovavano a Menfi o nei paraggi. Stando alle frammentarie notizie che si apprendono in queste ore, pare che avessero organizzato un piano di fuga, perché nell'abitazione che occupavano ci sarebbe stata una botola, da cui sarebbero passati per raggiungere il tetto della casa. L'indagine ipotizza un'associazione a delinquere, e tra i particolari più inquietanti che si sono appresi dalla Guardia di Finanza a margine dell'operazione c'è sicuramente quello riguardante la presenza, nei viaggi dalla costa nordafricana a quella siciliana a bordo di gommoni veloci, in grado di coprire il tragitto in poche ore, di soggetti ritenuti esponenti jihadisti, che gli investigatori dunque tenevano sott'occhio per le eventuali refluenze nel drammatico scenario del terrorismo internazionale. Tra i dodici arrestati anche quattro siciliani. Intanto il sindaco di Menfi Enzo Lotà, in un'intervista al sito Risoluto.it, ha espresso la propria vicinanza e quella della comunità menfitana al finanziere gravemente ferito durante il blitz e prega per le sue condizioni di salute e allo stesso tempo rassicurando i cittadini, scossi per l'accaduto, per l'impegno delle forze dell'ordine per l'intensificazione dei controlli del territorio.