a tappeto questa notte a Castelvetrano, Partanna, Mazara del Vallo e Campobello di Mazara. Forze dell'Ordine hanno messo a soqquadro abitazioni, ruderi di campagna, magazzini e aree commerciali per cercare tracce presenti o passate del latitante Matteo Messina Denaro. L'obiettivo, più che quello di trovare il boss, è quello di fare pressione sul latitante e sui suoi fiancheggiatori, individuare eventuali covi recenti e scovare prove concrete del suo passaggio. Oltre 50 i punti sensibili monitorati e perquisiti. Più di 130 i militari in azione, che si sono serviti anche di elicotteri, georadar, unità cinofile e antidroga. Gli investigatori della Polizia hanno utilizzato anche attrezzature speciali per verificare l'esistenza di cavità o nascondigli all'interno degli edifici.
L'operazione è stata coordinata dalla Squadra Mobile di Palermo e di Trapani con il Servizio centrale operativo della DDA di Palermo. Alla luce di questa ennesima operazione, sono 19 gli indagati, tutti soggetti che avrebbero avuto a che fare, di recente o in passato con Messina Denaro o con componenti della sua famiglia. Nonostante i principali sodali del suo clan siano stati arrestati già da tempo, il castelvetranese resta imprendibile da 26 lunghissimi anni. Il blitz si pone l'obiettivo di spezzare la catena di connivenza che lo protegge, di cui farebbero parte anche numerosi insospettabili. Tra gli indagati, infatti, professionisti, ma anche vecchi uomini d'onore, già noti alle forze dell'ordine.