e della notte nel centro storico di Favara. E' quanto è emerso da una indagine dei Carabinieri, culminata nell'operazione Fortino che ha portato allo smantellamento di una banda di sei pusher, tra loro anche una donna e un cittadino ghanese. Si tratta di Massimo Crapa e Rosario Crapa, Emanuele Di Dio, Alessandra Falsone, Salvatore Stagno, Abass Bukary.
Tossicodipendenti, ma anche giovani e giovanissimi i clienti prediletti dalla di pusher, che si era quasi impossessata da marzo scorso almeno, di alcuni vicoli del centro storico e del dedalo di vie della movida favarese. Spaccio a cielo aperto, di giorno e di notte, nei confronti di ragazzi, frequentatori di pub e di happy hour o studenti all’uscita di scuola, con un triste ritorno in voga dell'eroina.
Il blitz è scattato la notte scorsa e si è avvalso di una cinquantina di uomini del comando provinciale dei Carabinieri e di un elicottero che ha sorvolato Favara dall’alto, puntando il suo faro sui tetti delle palazzine fatiscenti del centro cittadino. Sono stati perquisiti anche numerosi edifici diroccati ed abbandonati presenti nel centro storico. Venivano utilizzati dai pusher per nascondere le dosi di droga.
L'operazione è scattata anche perchè si erano registrate alcune tensioni tra gli spacciatori ed alcuni cittadini residenti nella zona in questione che avrebbero chiesto aiuto alle forze dell'Ordine, ma ad accellerare i tempi è stata anche la sfrontatezza con cui il gruppo criminale avrebbe spacciato.
L'eroina spesso veniva ceduta a numerosi tossicodipendenti della zona, i quali, poi, si fermavano a consumare la droga all’interno di alcuni edifici diroccati indicati dagli stessi pusher.
Il giro di affari complessivo registrato nel corso dell’intera operazione è stato stimato in oltre 35 mila euro, se si considera che ogni giorno aveva luogo una media di 20 scambi di stupefacente con un guadagno medio di circa 500 euro per ogni giornata “lavorativa”.