di avere uno dei requisiti necessari a ricoprire il ruolo di Presidente della Srr, la nuova società di regolamentazione dei rifiuti, ossia il fatto di essere dipendente della pubblica amministrazione. A distanza di anni proprio quell'incarico è al centro dell'inchiesta della magistratura saccense che ha ora portato al rinvio a giudizio di Vincenzo Marinello, dei sindaci: Giovanni Panepinto di Bivona, Alfonso Frisco di Alessandria della Rocca, Santo Alfano di Cianciana, Filippo Bartolomeo di San Biagio Platani, Francesco Cacciatore di Santo Stefano di Quisquina e del segretario e dirigente dell'Unione dei Comuni Salvatore Re. Abuso d'ufficio aggravato il reato loro contestato, in riferimento alla delibera approvata nel novembre del 2013 con la quale veniva conferito l'incarico di responsabile del settore finanziario dell'unione dei Comuni, che poi si è concretizzato in un contratto di lavoro a tempo determinato. Per i legali dei sette imputati si tratta di un incarico pienamente legittimo e in conformità con il regolamento interno dell'Unione dei Comuni. La prima udienza del processo è stata fissata per il 27 settembre prossimo al Tribunale di Sciacca. La vicenda dell'incarico, come si ricorderà, venne fuori nel momento in cui i sindaci dell'Ato Agrigento 1 vennero chiamati ad eleggere il presidente della nuova Società che doveva occuparsi della gestione dei rifiuti che, secondo quanto prevedeva la legge, doveva essere un dipendente o dirigente della pubblica amministrazione. Vincenzo Marinello era e lo è ancora un libero professionista, ma riuscì ad essere eletto proprio in virtù di per quel contratto stipulato dall'Unione dei Comuni Platani-Quisquina-Magazzolo. Su di lui confluirono i voti dei sindaci della montagna, ma si generò un vero e proprio caso politico e una spaccatura all'interno dell'assemblea con quanti non condivisero questa scelta, in particolare i sindaci di Sciacca, Ribera e Caltabellotta. Polemiche che durarono mesi e che portarono anche a richiedere diversi pareri all'assessorato regionale compente. Vincenzo Marinello da allora ricopre il ruolo di Presidente della Srr, ma anche quello di commissario liquidatore della Sogeir.