Sono appena 76 i nuovi casi positivi di coronavirus in Sicilia a fronte di quasi quattromila tamponi eseguiti ieri,
La Corte d'Assise di Agrigento ha revocato gli arresti domiciliari nei confronti di Gaetano Sciortino,
"L'ospedale è sicuro, sbagliano quelle persone che trascurano la propria salute perché hanno paura di andarci". Lo ha detto ieri durante una videoconferenza stampa il professor Carmelo Sciumè, Primario di Chirurgia generale sia del "Giovanni Paolo II" di Sciacca, sia del "San Giovanni di Dio" di Agrigento. Sciumè, ha incontrato i giornalisti in una iniziativa organizzata dall'associazione "Sciacca Terme Rinasce", di cui è presidente, precisando di potere rilasciare delle dichiarazioni sulla situazione all'ospedale dopo essere stato in tal senso autorizzato dal commissario ad acta Alberto Firenze. Ha così raccontato, Sciumè, che per paura di raggiungere l'ospedale un cinquantenne di Agrigento ha trascurato un forte dolore al petto, e quando dopo giorni si è convinto ad essere accompagnato in ospedale, per lui non c'era più niente da fare. "Bisogna evitare di morire - ha detto Sciumè - o scongiurare il peggioramento delle proprie patologie per pericoli inesistenti".
Il professore Sciumè ha poi elencato tutti gli interventi di separazione dei percorsi di accesso all'ospedale, evidenziando che la situazione iniziale dei contagi ospedalieri, dopo il caso dei primi di marzo che interessò la dottoressa della Medicina (della quale il chirurgo ha evidenziato il senso di responsabilità per essersi sottoposta, dopo i sintomi, ad accertamenti specifici anche radiologici all'interno dell'ospedale) si è poi stabilizzata. Stabilizzazione che, secondo Sciumè, se il Carnevale si fosse svolto non si sarebbe potuta ottenere, posto che - stando a quanto risultava - la comitiva bergamasca ospite a Palermo, che fu interessata dal contagio di due coniugi, avrebbe avuto in programma proprio di raggiungere Sciacca per assistere alle sfilate dei carri allegorici.
Infine, il professore Sciumè ha assicurato che gli interventi chirurgici non covid sono assicurati rispettando il criterio imposto dal decreto dell’assessore regionale alla Salute, cioè quello delle urgenze e della impossibilità di rimandare l’intervento per particolari patologie.
Sospendere i ruoli del Consorzio di bonifica dal 2017 al 2019 non serve,