Il presidente della commissione consiliare Turismo Fabio Termine preferisce non rilasciare dichiarazioni. Non intende, dunque, certificare ciò che, eppure, a tutti appare fin troppo chiaro, ossia la sua più o meno provocatoria decisione di sostituirsi a Francesca Valenti e di convocare lui, per lunedì mattina alle 9,30, il Tavolo tecnico sull'utilizzo dell'imposta di soggiorno. Lo rivela lo stesso elenco degli invitati alla riunione in programma. C'è il sindaco, naturalmente, così come c'è il presidente del consiglio comunale Pasquale Montalbano. Così come ci sono i dirigenti del Turismo e delle Finanze, i presidenti delle altre commissioni permanente. E ancora: i rappresentanti di Federalberghi, del Consorzio Turistico, dei Bed and Breakfast e degli hotel, del patron di Aeroviaggi Antonio Mangia, del Consorzio Sciacca Turismo e dei vertici del Verdura Golf and Spa Resort di Rocco Forte. Due i punti all'ordine del giorno fissati dal presidente Termine. Il primo: analisi della situazione turistica; il secondo: discussione ai fini di una proposta di modifica al Regolamento dell'imposta di soggiorno.
Una riunione della Commissione che, visto il numero tutt'altro che esiguo di persone che dovrebbero essere presenti, probabilmente dovrà essere dirottata in sala Falcone Borsellino. Sembra una sfida, quella di Termine, contro l'atteggiamento della Valenti che, sebbene più volte sollecitata, non ha ancora convocato questo tavolo tecnico. Che, eppure, dovrebbe avere cadenza almeno annuale. Risale a meno di un mese fa la richiesta (non ancora evasa) di convocare immediatamente il tavolo tecnico sull'imposta di soggiorno. "Avrebbe dovuto farlo già dai primi giorni del nuovo anno" aveva commentato il consigliere di Mizzica. Aggiungendo che ad attendere erano soprattutto gli operatori turistici che, a fronte dell’obolo chiesto agli ospiti delle strutture ricettive, speravano di avere contezza della giusta spesa dell'imposta di soggiorno per i servizi relativi alla stagione turistica che invece è già iniziata.
I temi per Mizzica sono quelli di sempre, a partire soprattutto dalla neecssità di evitare un’altra stagione di accessi al mare disorganizzati e non utili a chi fa impresa, di aree parcheggio assenti nei lidi, di ZTL tardiva, disorganizzata e inefficiente, di cartelloni di eventi presentati in estate inoltrata e di investimenti sulla promozione praticamente inesistenti. Apparentemente il punto nodale è l'attesa nomina di un nuovo assessore al posto di Mario Tulone. Solo apparentementem visto che spetta a Francesca Valenti convocare e presiedere il tavolo tecnico per rendere conto alle forze politiche, alla città, ma soprattutto agli imprenditori turistici di come si intendono spendere i proventi dell’imposta di soggiorno. Ma l'attesa ora è finita, e Fabio Termine dunque assume il ruolo di colui che, di fatto, diventa una sorta di pacifico usurpatore istituzionale di un ruolo che il primo cittadino al momento non considera ancora di esercitare.
Due anfore antiche ubicate all'interno della Sala
"Chi ha detto che non accompagniamo i nostri clienti a Sciacca? È una colossale bugia".
Così nel pomeriggio a RMK il presidente di Aeroviaggi Antonio Mangia ha replicato alle critiche provenienti da parte del tessuto commerciale del centro storico ma anche da esponenti della vita pubblica (consiglieri comunali e dirigenti politici) dopo si è diffusa la voce che la società che gestisce gli alberghi di Sciaccamare non permetterebbe più ai propri ospiti di raggiungere il centro saccense, preferendogli perfino Ribera.
"A Ribera - ammette Mangia - portiamo i clienti il giovedì, al locale caratteristico mercatino". E quello di San Michele? "Quello non funziona, e dunque non lo riteniamo più interessante", precisa Mangia.
Il quale poi aggiunge: "Per scelta non nostra, ma a causa del tipo circoscritto di concessione al trasporto urbano previsto dalla legge regionale, la cooperativa Aeternal non può oltrepassare la sbarra di accesso a Sciaccamare. Ecco perché abbiamo stipulato un nuovo accordo con un'altra compagnia, in possesso di una concessione diversa, che ci permette di garantire un comodissimo (e migliore rispetto al passato) servizio navetta dagli alberghi a Sciacca (e viceversa) ben quattro volte al giorno e fino alle 23. Solo un giorno li portiamo a Ribera. Come si fa a dire che non portiamo la gente a Sciacca? Sono considerazioni assurde, inaccettabili, false".
"Vorrei fosse chiaro - conclude Mangia - che Aeroviaggi ha tutto l'interesse ad accompagnare i suoi clienti a Sciacca. Anzi, la gente a Sciacca vuole andarci, e noi abbiamo il dovere di accogliere la richiesta e di creare le condizioni necessarie per questo scopo".
Sono dovuti trascorrere cinque mesi dal cedimento di parte del costone sud est del Monte San Calogero