Vogliamo incontrare l'onorevole Pullara. Così dunque l'avvocato Ignazio Cucchiara
Che non fosse contenta di come vanno le cose lo si sapeva.
La Farmacia del Giovanni Paolo II di Sciacca, con i suoi numeri, viene declassata da struttura complessa
Si chiamava Nicola Marsala, aveva 41 anni ed era padre di un bambino il riberese coinvolto lo scorso 20 luglio in un incidente stradale che si era verificato lungo la 115, nel tratto compreso tra Montallegro e Siculiana. Il decesso è avvenuto stanotte all'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta. Marsala, titolare di un negozio di giocattoli nel centro abitato di Ribera, viaggiava a bordo di una Lancia Y che, per cause su cui sono tuttora in corso accertamenti specifici da parte dei carabinieri, si scontrò con una Fiat 500. Le sue condizioni erano apparse più gravi del previsto. Trasportato d'urgenza in elisoccorso presso l'ospedale del capoluogo nisseno, fu sottoposto a due delicati interventi chirurgici. Alla fine purtroppo non ce l'ha fatta.
Nell’incidente riomasero feriti anche due agrigentini – uno di 68 anni e l’altro di 63 anni – entrambi a bordo Fiat 500, tuttora ricoverati al reparto di Rianimazione dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento. Oltre alla Lancia Y e alla Fiat Cinquecento, che si sono scontrate frontalmente, un’altra autovettura – una Bmw – rimase coinvolta, anche se solo di striscio. Subito dopo lo scontro, la Fiat 500 rimase in bilico con il rischio che precipitasse dal cavalcavia.
Nicola Marsala era molto conosciuto a Ribera. Faceva parte, nella qualità di volontario, del gruppo addetto alla Protezione civile. La comunità riberese è sconcertata da quanto accaduto. Una vicenda che rilancia il tema della sicurezza stradale su una via di collegamento, la statale 115, che ancora una volta ha confermato tutta la sua vulnerabilità.