Determinante è stato l'utilizzo del cane antidroga.
Lavoro nero e sfruttamento.
Tavoli, sedie, palme e altri arredi, addirittura fissati sul terreno, al servizio di attività commerciali allo Stazzone, hanno occupato in maniera abusiva e, dunque, senza alcuna autorizzazione, una vasta area demaniale, compresa la sede stradale, in totale 800 metri quadrati circa. Adesso, i titolari di cinque esercizi pubblici, sono stati denunciati dai Carabinieri della compagnia di Sciacca, agli ordini del capitano Marco Ballan. Denunce scattate al culmine di un blitz che si è inserito nell’ambito di mirati servizi finalizzati a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica, i Carabinieri della Compagnia di Sciacca hanno effettuato un blitz nella località considerata zona di ritrovo e della movida saccense. L'ipotesi di reato di occupazione abusiva del suolo demaniale è previsto dal codice della navigazione. Un problema che gli investigatori considerano annoso, nei confronti del quale si è deciso di intervenire. Ma queste denunce non obbligheranno ancora gli esercenti a restituire l'area al Demanio marittimo ovvero a chiedere le dovute autorizzazioni. No, per questo serve pensate, un'ordinanza a parte della Regione siciliana. Il punto è che, in presenza di eventuali autorizzazioni, le zone che sarà possibile occupare non saranno certamente quelle riguardanti la sede stradale. Non si può, insomma, interrompere la possibilità del transito veicolare, a partire da quello, assolutamente ipotetico, s'intende, di un'ambulanza o di una pattuglia delle forze dell'ordine. Adesso probabilmente sarà necessario ai proprietari degli esercizi commerciali chiedere un'autorizzazione specifica al fine di potersi mettere in regola. Quest'area era stata in passato ceduta al Comune di Sciacca che, però, pare non conferisse gli introiti per l'utilizzo del suolo pubblico al Demanio marittimo.
Una barca a vela è rimasta incagliata oggi pomeriggio sugli scogli di località Sovareto a causa di un'avaria al motore.