Un'importante iniziativa che è stata organizzata con la volontà di commemorare la figura di Francesco Virgadamo di Burgio, Guardia di pubblica sicurezza presso la Questura di Trieste, catturato il 1° maggio 1945 dai partigiani jugoslavi e gettato nella foiba dell'Abisso Plutone di Basovizza, insieme a tanti altri italiani.
A Francesco Virgadamo è stato conferito pure il premio “alla memoria” per il suo estremo sacrificio, riconoscimento che hanno ritirato i suoi più stretti familiari ancora residenti a Burgio. La manifestazione si è tenuta presso la Chiesa del Convento dei Cappuccini alla presenza dei sindaci di Burgio Enzo Galifi e di Villafranca Sicula Gaetano Bruccoleri.
La manifestazione, preceduta dalla deposizione di una corona di fiori presso la “Cappella dei defunti” del cimitero della cittadina, è stata curata dal Baliato di Santa Maria degli Alemanni dell’Ordine Teutonico, dal Circolo Unione di Burgio, dalla Real Compagnia della Beata Maria Cristina di Savoia, dall’Accademia di Sicilia e dalla Fondazione Thule.
Dopo un momento di riflessione e preghiera condotta dal parroco don Davide La Corte, sono intervenuti il Generale di Divisione Maurizio Angelo Scardino, Comandante Militare dell’Esercito in Sicilia, il Questore di Agrigento Tommaso Palumbo, e gli storici Giuseppe Crapanzano e Antonino Sala. Particolarmente toccante è stata la testimonianza di Domenico Svettini, esule istriano, con Santino Rizza, presidente del Circolo Unione, che ha moderato gli interventi.