al secondo piano di Villa Cattolica a Bagheria è stata inaugurata una mostra dedicata all'arte contemporanea, con venticinque tra donatori e artisti presenti e con più di 190 opere esposte nel nuovo allestimento. L'iniziativa è dell'amministrazione comunale, in collaborazione con gli Archivi Guttuso e grazie al contributo straordinario dell'Assessorato dei Beni culturali della Regione Siciliana.
Tra le opere donate ce n'è una del compianto pittore e scultore Antonino Nacci, monrealese di nascita, saccense di adozione, che insegnò all'Istituto d'Arte, scomparso prematuramente nel 1989, noto nel mondo della Cultura come "Il pittore della sabbia". La famiglia Nacci ha donato al museo un'opera dell'artista, che è quella che vedete in queste immagini.
Una presenza significativa dell'arte saccense, e che peraltro non è la sola che valorizza il grande talento di Nacci, la cui arte è presente anche all'interno del Museo d'arte contemporanea di Gibellina. Antonino Nacci può essere considerato uno dei pionieri, nonché massimi esponenti dell’arte povera e dell’arte astratta in Sicilia, tanto da essere annoverato tra i partecipanti di Astrazione Siciliana 1945-1968, a cura di Marco Meneguzzo e con maestri del calibro di Accardi, Consagra, Sanfilippo, Scarpitta, e poi Simeti, Panseca, Marchegiani e Pinelli. Grande sperimentatore, nella produzione artistica di Nacci non vi è un decennio che possa essere paragonato al precedente; un’esplosione di creatività che avrà il suo piu’ alto culmine nelle opere degli anni ‘80.