Sono le storie che fanno paura ai mafiosi.
È questo il titolo dello spettacolo prodotto dalla compagnia teatrale di Sciacca "Teatro Oltre" e che è andato in scena sabato e domenica nella Sala degli Archi della Multisala Badia Grande. Uno spettacolo di e con Franco Bruno e, insieme a lui in scena anche Nicola Puleo. Un lavoro che torna in città dopo sei anni di attesa, e che nel frattempo ha girato l'Italia facendo incetta di premi.
Lo spettacolo si basa sulla vera storia di Lia Pipitone, giovane donna palermitana, fatta uccidere probabilmente dal padre nel settembre del 1983, perché i suoi comportamenti mettevano a disagio lui e la cosca mafiosa a cui apparteneva. Protagonista è proprio il padre di Lia, Antonino Pipitone, il quale, narrando l’evento tragico, tenta di spiegare il suo punto di vista. Sul palcoscenico, oltre al padre, il “picciotto”, un servo di scena che incarna l’essenza della mafia.
Il testo propone, senza veli, la crudezza di una mentalità che non può perdonare chi decide di allontanarsi da essa o esprimere un’idea che possa entrare in conflitto.