In scena Salvatore Catanzaro e Accursio Cortese con “La parola IO” con testi e musiche di Giorgio Gaber e Sandro Luporini.
Lo spettacolo è stato liberamente adattato, partendo naturalmente da testi e musiche del vasto repertorio gaberiano, mantenendo la struttura del suo teatro canzone e valutando attentamente la scelta dei brani con l’obiettivo di portare sulla scena tre temi principali: il rapporto uomo-donna, la politica nella nostra società, l’esplorazione dell’io.
A partire dai brani che fanno parte del più datato album Dialogo tra un impegnato e un non so (1972) si arriva all’album esclusivamente musicale Io non mi sento italiano (2003), passando per opere come Polli d’allevamento (1978) o Un’idiozia conquistata a fatica (1999).
Salvatore Catanzato e Accursio Cortese vogliono riproporre temi che spiazzano per la loro attualità, attraverso il teatro canzone, una scelta artistica e di spettacolo che non è solo musica, non è solo prosa o poesia dei testi. Il teatro canzone è l’unione di forme artistiche che trasuda umanità, mettendo in discussione e ponendo al centro dell’attenzione di tutti il pensiero, con l’obiettivo di esplorare il nostro io e stanare il lupo che si nasconde.
Oggi è possibile, attraverso il teatro canzone, far veicolare emotivamente il messaggio che trasuda da ogni brano del repertorio gaberiano, il modo giusto per ricordare il grande cantautore milanese.
Appuntamento, dunque, questa sera con inizio alle ore 21, con lo spettacolo di Salvatore Catanzaro e Accursio Cortese, mentre la rassegna Teatro in Badia si concluderà il 25 e 26 maggio con la nuova produzione di Teatroltre "Muratori", per la regia di Salvatore Venezia.