Nell'emergenza rifiuti entra in scena Alberto Di Pisa, il commissario del Libero Consorzio di Agrigento. Sarà lui, su richiesta del presidente della Regione Nello Musumeci, ad emanare una nuova ordinanza urgente (ex articolo 191) per aprire le porte, se necessario, della discarica di Siculiana, nel caso ci fosse la necessità e la ditta proprietaria non intendesse aprire i cancelli. Ordinanza da aggiungersi eventualmente a quella relativa ai conferimenti a Saraceno Salinella, su cui, come è noto, malgrado l'impianto si trovi a Sciacca, pur essendo di proprietà di 17 comunui, Francesca Valenti non ritiene legale assumersi responsabilità che vadano oltre le competenze sanitarie sul territorio di Sciacca.
È quanto è venuto fuori nel pomeriggio di ieri a Palermo al vertice tra i sindaci e il Governatore. È stato sancito che la discarica va ampliata con un provvedimento ordinario di variante che dovrà essere licenziato entro questa settimana (in questo senso c'è stato l'impegno assunto dal Capo Dipartimento Acqua e Rifiuti Salvatore Cocina) per l'ampliamento per ulteriori 14 mila metri cubi.
Rimane il problema di un centro di compostaggio che non è in grado di ricevere tutti i sovvalli dei 17 comuni. A questo proposito Musumeci ha riferito che chiederà al commissario Di Pisa di emanare un'ulteriore ordinanza urgente per installarne uno mobile presso la stessa discarica di Sciacca. I sindaci torneranno a riunirsi autonomamente nelle prossime ore per fare il punto della situazione. "E' passata la mia tesi - dichiara Francesca Valenti - secondo cui il sindaco di un comune non può autorizzare il conferimento dei sovvalli per altri comuni". Si spera di scongiurare il ripetersi dell'emergenza, soprattutto evitando il trasporto dei rifiuti in altri impianti (come Alcamo), che farebbe lievitare ulteriormente i costi. Il sindaco di Sciacca non ha nascosto la propria preoccupazione che in piena estate, quando la popolazione si moltiplica, possano verificarsi nuovi problemi del genere.
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Tornano domani pomeriggio, alle 15,30, a riunirsi al comune di Sciacca, i 17 sindaci dell'ex Ato Agrigento 1, interessati dalla vicenda della recente saturazione della discarica di Saraceno Salinella. Stando a quanto si apprende, infatti, Francesca Valenti ha convocato un nuovo vertice definito "urgente" anche alla presenza dei rappresentanti di Sogeir Impianti e dei dirigenti comunali responsabili dell'impianto di conferimento.
Sotto i riflettori c'è, sicuramente, la questione dell'ordinanza (ex articolo 191) che il sindaco ha firmato e che, secondo alcuni dei suoi colleghi alla guida degli altri comuni (a partire da Carmelo Pace) sarebbe illegittima, posto che, a loro giudizio, non può tendere a risolvere solo il problema dei sovvalli raccolti a Sciacca, dovendo al contrario garantire anche per i conferimenti degli altri territori.
Un tema, questo, che ha visto lo stesso responsabile di Sogeir Impianti Giovanni Indelicato opporre dei dubbi rispetto alla oggettiva difficoltà nel selezionare i soli sovvalli di Sciacca che si sono ammassati al centro di compostaggio. Sul piano giuridico, tuttavia, aldilà del fatto che la discarica insista sul territorio comunale di Sciacca, Francesca Valenti ha ricordato che solo organismi sovracomunali (Libero Consorzio o Regione) possono varare ordinanze urgenti che comprendano un territorio più ampio di quello strettamente municipale, e che il sindaco è il massimo responsabile sanitario del suo comune, non certo anche di Ribera, Menfi, Villafranca Sicula e così via. L'incontro di domani, evidentemente, tende a fare chiarezza su questo tema.