Il paese di Gibellina si candida a capitale italiana
Partecipazione più che nutrita, oltre che entusiasta,
Fine settimana all'insegna della moda, lo scorso week end all'interno dell'atrio inferiore del palazzo municipale di Sciacca
Nove ore di musica no stop, intervallate da letture di attori e dalle testimonianze del giornalista Lirio Abbate e di familiari di alcune vittime di mafia: è andata in scena sabato sera nel parco archeologico di Selinunte, davanti a diecimila persone arrivate da ogni parte della Sicilia, la lunga maratona di voci e suoni che si svolta nel simbolo della cultura, a pochi passi da Castelvetrano, città dove è nato il boss Matteo Messina Denaro, catturato il 16 gennaio del 2023 dopo trent'anni di latitanza e morto in carcere nel settembre scorso.
Il tempio E illuminato ha fatto da sfondo al palco sul quale si sono esibiti band emergenti ma anche big della canzone italiana: Arisa, Malika Ayane, Raiz, Mario Lavezzi, Daniele Silvestri, Silvia Mezzanotte, Simona Molinari, Paolo Fresu e poi i Modena City Ramblers. La lunga giornata di musica e voci, presentata da Stefania Renda, Francesca Barra e Gino Castaldo, è stata trasmessa in diretta sul sito dell’ANSA e su Radio 2, media partner dell’evento. Durante il pomeriggio Giuseppe Anastasi e Carlotta Scarlatto del Cet di Mogol hanno assegnato due borse di studio a giovani musicisti emergenti.
“È stata una seconda edizione straordinaria che ha trasmesso emozioni a tutti noi artisti – ha detto Sade Mangiaracina, ideatrice di ‘A nome loro’ e originaria proprio di Castelvetrano – se sono arrivate così tante persone qui, questa è la testimonianza che la via giusta è quella di dire no alla mafia e impegnarci per una Sicilia migliore piena di bellezza, lavoro e rispetto umano. Tutto questo è stato possibile realizzarlo grazie agli artisti che hanno subito detto sì al mio invito ma anche alla Regione Sicilia, sindacati confederali e Siae che ci hanno sostenuto”.
Il gran finale è stato affidato ai Modena City Ramblers con ‘I cento passi’: sul palco è salito anche l’attore palermitano Luigi Lo Cascio che nel film di Marco Tullio Giordana interpreta Peppino Impastato.
Domani pomeriggio sarà a Sciacca
Un fragoroso urlo collettivo contro tutte le forme