"Per fronteggiare l'emergenza Covid-19 l'ospedale di Sciacca è stato trasformato in un cantiere, bisogna immediatamente correggere la rotta". È questa l'opinione del Comitato Civico per la Sanità di Sciacca, che in un intervento firmato da Ignazio Cucchiara e Franco Giordano si rivolge all'assessoreregionale alla Salute Ruggero Razza, ma anche al sindaco Francesca Valenti, alla presidente della Commissione Salute dell'ARS Margherita La Rocca Ruvolo, ai parlamentari regionali Michele Catanzaro e Matteo Mangiacavallo e al senatore Rino Marinello.
Mettono in evidenza, dal Comitato Civico per la Sanità, come "nel volgere di poco tempo, una serie di interventi strutturali abbiano trasformato alcune aree dell'ospedale di Sciacca in struttura destinata al riconoscimento, isolamento ed eventuale trattamento di malati contagiati da coronavirus, e come questo abbia, di fatto, interrotto da oltre due mesi le normali attività assistenziali di pressoché tutti i reparti". Elencano, Cucchiara e Giordano, gli elementi dell'assistenza sanitaria che sarebbero venuti meno: dalla sospensione delle attività per le urgenze chirurgiche alla trasformazione delle sale operatorie in sale di terapia intensiva, passando dai lavori di ampliamento del reparto di rianimazione e terapia intensiva. "Ben pochi - osservano quelli del Comitato Civico per la Sanità di Sciacca - si sono interrogati sul destino dei pazienti affetti da patologie croniche per per anni hanno utilizzato gli ambulatori dell'ospedale di Sciacca (Medicina, Otorinolaringoiatria, Chirurgia, Oculistica e così via)". Non è difficile immaginare, secondo Ignazio Cucchiara e Franco Giordano, che i predetti pazienti si siano rivolti forzatamente a strutture private o ad altri ospedali siciliani.
Considerato che l'epidemia finora ha solo sfiorato il territorio, e in previsione di recrudescenze autunnali o di analoghi episodi nel prossimo futuro, il Comitato ipotizza la necessità che la programmazione regionale valuti con oculatezza l'esigenza di individuare e realizzare un centro per la diagnosi e il trattamento delle malattie infettive per le popolazioni che gravitano sul versante sud-occidentale della Sicilia. Questione, quest'ultima, che sta vedendo in prima linea il senatore Rino Marinello insistere a gran voce affinché questo centro sorga proprio a Sciacca nel blocco separato tuttora occupato dal Poliambulatorio.
Ma per Ignazio Cucchiara e Franco Giordano non è più rinviabile quella che definiscono "una drastica correzione di rotta sulle conseguenze dell'emergenza epidemica sull'ospedale di Sciacca, che sono davanti agli occhi di tutti". Ritengono così, quelli del Comitato, che si imponga un rapido ripristino dell'agibilità di tutti i reparti e delle discipline che finora hanno caratterizzato l'attività di un ospedale che nasce come DEA di primo livello. Un ripristino dell'intera gamma di attività clinico-assistenziali precedenti l'emergenza Covid-19, che dovrà essere accompagnata da una convinta ed efficace campagna d'informazione che recuperi al più presto la fiducia nel personale e nelle strutture dell'ospedale da parte delle popolazioni che da sempre vi fanno riferimento.
Arriva dunque l'atteso via libera di Francesca Valenti,
Blitz portato a termine dai Carabinieri della Tenenza di Ribera.
Accorciare i tempi della burocrazia, dare certezze e idee risolutive per dare slancio e vigore ad un settore, quello commerciale, che proprio in questo periodo avrebbe dato il via al periodo più intenso della propria attività lavorativa. È quanto chiedono in interrogazione indirizzata al sindaco Francesca Valenti i consiglieri comunali Cinzia Deliberto, Salvatore Monte e Carmela Santangelo, i quali fanno notare come l’emergenza post Corona Virus sia, purtroppo, ancora all’inizio.
"La stagione estiva, ormai alle porte - osservano i consiglieri - è incerta e costellata dalla paura di affrontare tutte le misure di sicurezza, ancora poco chiare, per far fronte al distanziamento sociale e alle esigenze legate alla prevenzione. E’ indubbio - continuano - che la stagione turistica non sia ancora pianificata, in attesa di provvedimenti nazionali e regionali che dovrebbero incentivare le vacanze degli italiani". Nell'attesa occorre, ovviamente, porre in essere tutte le misure necessarie per far sì che si torni vivere in sicurezza, scongiurando, tra le altre cose, quel fenomeno chiamato “Demofobia”.
Deliberto, Monte e Santangelo fanno notare che "dubbi, incertezze e paure assalgono il comparto turistico della nostra città, tanto da avere spinto alcuni operatori del settore a scrivere una nota all'amministrazione per chiedere l’attuazione di celeri misure che non attanaglino, ancor di più, gli operatori turistici. Prendono atto, i consiglieri, che la deputazione regionale, attraverso la Finanziaria appena approvata, ha inserito una serie di misure a sostegno del comparto ricettivo tra cui l’emissione dei voucher. "In queste ultime settimane - aggiungono - innumerevoli comuni dell’Agrigentino hanno già ufficializzato molteplici iniziative a sostegno delle imprese, come ad esempio la netta sospensione di alcuni tributi locali. Il comparto turistico e commerciale della nostra città è in attesa di conoscere, nel dettaglio, quali opzioni saranno trasformate in aiuti reali per evitare la sospensione di molteplici attività".
Auspicano, i consiglieri comunali, che si accorcino i tempi della burocrazia e si corra, al fine di comprendere come salvare il salvabile, visto che il tempo scorre inesorabile.