Sono 402 i saccensi che sono rientrati dal nord e hanno comunicato, come da procedura,
Sei tonnellate di pasta dell'azienda "Poiatti" sono state donate dai legali rappresentanti della Casa di cura "Santa Maria del Giglio" di Sciacca (e da quelli di altri sodalizi e aziende commerciali operanti tra le province di Agrigento e Trapani), ai comuni di Sciacca, Partanna, Mazara del Vallo, Montevago e Ribera affinché vengano distribuite alle famiglie meno abbienti, chiamate ad affrontare con straordinarie difficoltà questo difficile momento legato alle misure di contenimento del coronavirus.
Un atto importante, rivelatore dell'importante radicamento sul territorio e della stretta collaborazione da parte di questi sodalizi con le autorità e con gli enti locali.
Dichiarano, i donatori di questi 6.000 kg di pasta, che "il sostegno per fronteggiare quella che dopo una emergenza sanitaria è diventata una emergenza sociale ed economica è un dovere da parte di aziende come le nostre che fanno del sociale la loro primaria vocazione. Questo - aggiungono - è il momento in cui ognuno di noi deve fare la sua parte, chi rispettando le direttive e contenendo il contagio, chi contribuendo al benessere della collettività". Si dicono sicuri, i legali rappresentanti delle società che, alla fine di questa triste pagina della nostra storia nazionale, "ne usciremo rafforzati nel senso di comunità e nel senso di appartenenza alla nazione".
Oltre alla Casa di cura del Giglio le aziende che si sono adoperate in questo gesto di beneficenza sono il Colorificio "Atria", la "Cromat srl", la Soc. Coop "Palazzo Burgio Sansone" e le società cooperative "Life" e "Cedinaga".
Nel mese di Febbraio, momento di massima diffusione del COVID-19 in Cina, la Casa di Cura Santa Maria del Giglio di Sciacca aveva inviato varie forniture farmaceutiche e dispositivi di protezione individuale a conoscenti della città di Shenzhen, per dare un piccolo e simbolico contributo alla lotta della pandemia. Oggi, momento in cui anche l'Italia si trova a fronteggiare la peggiore crisi sanitaria dell'età moderna, la signora Yuxiang Fang della città di Shenzhen ha omaggiato con ben duemila mascherine ffp2 e altri molteplici presidi la Casa di Cura Santa Maria del Giglio che accoglie al suo interno disabili psichici. Da parte dell’amministratore della Casa di Cura Santa Maria del Giglio, un sentito ringraziamento alla generosa donatrice cinese per l'aiuto ricevuto in questo momento così sfidante per l'Italia. Il gesto reciproco solidale fa comprendere la forza della collaborazione e la riconoscenza per chi si è fatto avanti. Solo abbattendo le frontiere (di qualsiasi genere) sarà possibile sconfiggere il pericoloso nemico invisibile
Sono stati consegnati altri otto ventilatori polmonari all’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento. A dare la notizia il direttore generale Alessandro Mazzara e quello sanitario Gaetano Mancuso. Il nuovo quantitativo si aggiunge al blocco di cinque recentemente consegnato, e permetterà di approntare ulteriori postazioni necessarie ai trattamenti di terapia intensiva per eventuali pazienti affetti da Coronavirus Covid-19 che dovessero presentarne necessità. Le nuove apparecchiature saranno suddivise in egual misura fra i presìdi ospedalieri di Agrigento e Sciacca (quindi quattro a testa) e, una volta installati e collaudati, offriranno un potenziamento delle azioni già in atto per fronteggiare l’emergenza epidemiologica. Il direttore generale dell'Asp Alessandro Mazzara, ed il direttore sanitario Gaetano Mancuso, si dicono "certi che questo ulteriore traguardo raggiunto rivesta un’importanza strategica, ampliando ancor di più le potenzialità di cura in provincia".
Un passo alla volta, dunque, e con i tempi "siciilani", è sicuramente una buona notizia la dotazione di apparecchiature fondamentali negli ospedali scelti per essere in prima linea nella necessità di fornire risposte efficaci nell'ambito della lotta contro il Coronavirus. Questo permette di guardare sicuramente con maggiore fiducia alla dotazione iniziale di 10 posti letto di terapia intensiva (in una successiva fase diventeranno 16) negli ospedali "Giovanni Paolo II di Sciacca" e "San Giovanni di Dio" di Agrigento. Ospedale di Sciacca dove, peraltro, di ventilatori polmonari ne sono attesi altri 5, tutti scaturiti da apposite donazioni: 3 da parte dell'associazione "Orazio Capurro Amore per la Vita", uno da parte del Movimento 5 Stelle e uno dall'industria ittico conserviera "Scalia" di Sciacca. Un secondo ventilatore polmonare è stato donato dal Movimento 5 Stelle al "San Giovanni di Dio" di Agrigento. Una situazione che dovrebbe garantire sulla possibilità di fare fronte alle emergenze, quelle che hanno visto l'assessore regionale alla Salute Razza stabilire che all'ospedale di Sciacca dovranno essere operativi 10 posti di terapia intensiva, 6 ad Agrigento, 5 a Licata (di cui due di terapia subintensiva) e 3 a Canicattì.
Oggi intanto giornata di tregua nello scontro in atto tra il sindaco Francesca Valenti e il commissario ad acta per la direzione medica dell'ospedale di Sciacca Alberto Firenze, dopo la decisione del sindaco di chiedere al ministro della Salute Roberto Speranza di inviare gli ispettori al "Giovanni Paolo II", ritenendo che qui non siano state osservate le disposizioni sulla necessità di non creare ospedali misti. Vicenda da cui è scaturita la dura reazione del professore Firenze, che ha provocatoriamente dichiarato di non vedere l'ora che i commissari arrivino, riferendosi evidentemente alla possibilità che si rendano conto del lavoro svolto di separazione dei percorsi e di messa in sicurezza dell'ospedale, pur ammettendo che le perplessità del ministro sono corrette ma che, nella fase in cui ci trovavamo, non si poteva provvedere in maniera diversa. Ieri poi la decisione di organizzare la sala operatoria di Ribera per gli interventi chirurgici di cui dovessero avere necessità i pazienti affetti da Covid 19. E a proposito di percezione non del tutto positiva dell'ospedale, è corretto ricordare che al momento non vi sono pazienti ne operatori contagiati, e che adesso sono disponibili due aree di emergenza separate, una riservata ai casi sospetti di Coronavirus e perfettamente attrezzata, e l’altra area per tutte le altre rimanenti (e sono tante) esigenze di pronto soccorso. Inoltre in ospedale i percorsi per accedere ai reparti (da Emodinamica e Cardiologia al Punto nascita) sono perfettamente separati dal resto.
E nel frattempo la direttrice del reparto di Ginecologia e riabilitazione del "San Giovanni di Dio" Maria Rita Falco Abramo ha precisato oggi che l'unità operativa dispone di percorsi ed aree separate fra pazienti Covid e pazienti non Covid al fine di garantire la piena sicurezza l’assistenza sanitaria, con la realizzazione di una zona diagnostica, parto e sala operatoria totalmente dedicata. Sulla situazione ad Agrigento abbiamo chiesto un commento al sindaco Lillo Firetto.
Come è immaginabile, quello del Turismo è uno dei settori economici centrali dell'intero PIL italiano e siciliano.