Alla fine, dopo un negoziato lungo ed estenuante (avvenuto in parte in aula, in parte nelle riunioni al secondo piano del palazzo municipale) l'intesa è arrivata. A suggellarla poco dopo le 17 la decisione dei consiglieri di opposizione (a partire da Cinzia Deliberto e Carmela Santangelo) di abbandonare l'aula per garantire l'abbassamento del quorum, al fine di dare il lasciapassare finale agli atti propedeutici del Bilancio 2019 e del programma triennale 2019-2021. Una trattativa che ha visto protagonisti soprattutto il Centrodestra (rappresentato dall'ex assessore Salvatore Monte) e il sindaco Francesca Valenti in persona. In principio è stata la richiesta di discontinuità, a cui il primo cittadino aveva risposto assumendo degli impegni piuttosto generici. Poi, nel pomeriggio, l'opposizione ha alzato la posta, chiedendo espressamente l'azzeramento della giunta, subordinandola all'approvazione degli atti richiesti. Sembrava a quel punto che ogni parvenza di accordo potesse dunque saltare. Eppure ancora una volta Francesca Valenti ha sorpreso la stessa minoranza, rinnovando l'impegno ad aprire una fase nuova, improntata sul dialogo con l'opposizione ("a partire da lunedì pomeriggio", ha detto), e annunciando anche che non solo non intende ampliare la giunta con i due attesi nuovi innesti ma che, anzi, è addirittura disponibile a rivedere, o rimodulare, o azzerare la sua compagine amministrativa. I punti finanziari adesso sono in discesa, e questa sera saranno approvati anche con l'indispensabile immediata esecutività, che richiede un voto a maggioranza qualificata (almeno 13 consiglieri su 24). Anche su questo c'è l'accordo. Questa approvazione dei punti finanziari consentirà di procedere, entro il 31 ottobre, alla stabilizzazione dei 73 precari in forza al comune di Sciacca con nuovi contratti a 18 ore più 3 di integrazione, per garantire l'attuale monte orario. Una giornata politica convulsa, difficile, che nel momento in cui è arrivata la svolta ha registrato anche momenti di forte tensione. Fabio Termine, dopo che prima di lui l'avevano fatto anche Teresa Bilello e Alessandro Curreri, ha parlato di libertà calpestata, di coerenza politica appesa ad un filo, di consiglieri costretti a votare con la pistola puntata alla tempia di un'emergenza sociale, quella degli ex Lsu, a cui non poteva essere scaricata la colpa di inadempienze e comportamenti che appartengono solo al personale politico. Lo stesso Termine, che aveva annunciato il voto contrario al Bilancio, ha preferito annunciare la sua decisione di uscire dall'aula. Bilancio verso l'approvazione, dunque, ma da domani il racconto della cronaca politica cittadina cambierà impostazione. La Valenti, che oggi ha sempre mantenuto una calma olimpica, è attesa al suo primo nuovo banco di prova: rispettare gli impegni assunti.
"Oggi in quest'aula è stata calpestata la libertà dei consiglieri comunali".
"Dico sul serio quando affermo che dobbiamo cambiare le cose, sono disponibile anche a rimodulare e a rivisitare la giunta,
In attesa della ripresa dei lavori del Consiglio comunale, il Centrodestra ha alzato la posta, ribadendo al sindaco Francesca Valenti