e la nascita di Alternativa Popolare, per confermare quello che già si sapeva da tempo: niente ricandidatura a sindaco. Decisione formalizzata stamattina nel corso di una riunione di maggioranza: “Questa classe dirigente – ha detto il sindaco – è in grado di esprimere una figura che possa sostituirmi”.
In un lungo documento diramato alla stampa nella tarda mattinata Di Paola parla di decisione non facile. “Amo la politica, ma ci sono ragioni personali che non mi consentono, dopo aver concluso con serietà e spirito di servizio il mandato legato al consenso elettorale ricevuto nel 2012, di assumere un ulteriore impegno con i miei concittadini, nel caso di vittoria, per un altro quinquennio”.
Ancora, il sindaco ha ricordato di essere al Comune ininterrottamente dal 1999. Fabrizio Di Paola preferisce sottrarsi all'attuale prospettiva di dibattito elettorale, quella che a suo dire si caratterizzerà per una sterile contrapposizione alla sua amministrazione, senza alcuna obiettiva consapevolezza né di cosa abbia rappresentato questo quinquennio, né dei risultati raggiunti, non fa certamente il bene della Città.
Il nostro comune – aggiunge - non ha bisogno di amministrazioni improvvisate, incentrate solo sul voto di protesta. Ancora, il primo cittadino ricorda le emergenze da lui affrontate nel corso di cinque anni: dalla crisi economico finanziaria dei comuni all'emergenza maltempo. Emergenze aggravate da quello che il sindaco definisce continuo conflittuale rapporto con altre istituzioni, con particolare riferimento alla Regione. Di Paola va via anche per le difficoltà correlate al corretto funzionamento dell’apparato burocratico del Comune, responsabile e competente nella gestione dei servizi essenziali.
Di Paola ammette poi in buona sostanza di non essere più riuscito a soffrire le denigrazioni e le offese personali veicolate attraverso i social network. “Non mi sono fatto condizionare nemmeno da quei consiglieri che dopo aver sottoscritto un programma elettorale se ne sono andati”, ha aggiunto.
Di Paola fa sapere di essersi messo a disposizione della coalizione per la ricerca di una candidatura intelligente ed illuminata, che sappia fare meglio di me – riflette - e che guardi con competenza alla realtà che stiamo vivendo ed intercetti e prevenga pericolosi salti nel buio, fatti di populismo e di improvvisazione, anche se nei confronti dei Comuni i governi di Roma e Palermo devono fare di più.
In questi mesi che ci separano dalla consultazione elettorale – dice Di Paola - continuerò a lavorare con lo stesso, se non con maggiore impegno, per completare, nei limiti delle possibilità consentite e della tempistica a disposizione, gli obiettivi del mio programma elettorale.
C'è poi il ringraziamento a chi lo ha sostenuto, compresi i suoi familiari, e l'augurio alla città di tutto il bene possibile.