realizzata tre anni fa e ancora chiusa, che si potrà definitivamente arginare la situazione di degrado del porto. E’ solo di due settimane fa la pulizia straordinaria della zona dalla montagna di rifiuti che vi erano stati abbandonati, e la situazione nomn è ad oggi delle migliori.
Le reti e le corde, inquanto rifiuti speciali e quindi destinati ad uno smaltimento particolare con costi ulteriori, non sono state rimosse e bisognano di una ulteriore bonifica. Ma il fatto stesso di averle riposte ai lati dell’isola ecologica, così come in alcuni punti della banchina, si è trasformato nell’alibi per alcuni incivili.
Niente contenitori, niente isola ecologica operativa e sulle reti cominciano a fare capolino nuovamente sacchetti della spazzatura, materassi e immondizia di ogni genere. Insomma ricomincia ad alimentarsi il degrado al porto, dove senza un luogo deputato alla raccolta dei rifiuti, gli operatori della pesca e non solo, continuano a fare come il giorno prima della bonifica.
Inutile ribadire che l’annunciato sistema di telecamere nella zona, come l’attivazione dell’isola ecologica, sono i passaggi fondamentali perché si cominci a raccontare una storia diversa da quelle parti.
A proposito del quartiere Marina, vale la pena ricordare, che ad alimentare il degrado sono spesse le mancanze e inadempienze del pubblico. Rimane ancora costeggiata da erbacce e sporcizia la scala a zig zag, luogo tra i più belli e suggestivi del quartiere, che dovrebbe essere curato tutto l’anno e tra i primi ad essere oggetto di pulizia, dal momento in cui parte la scerbatura in città.
E invece la storia è sempre un’altra dalle nostre parti.