Ad interviene per rilanciare l'esigenza di non abbassare la guardia è il Codacons che, a seguito delle tante segnalazioni ricevute, chiede ai sindaci maggiori controlli e di vigilare sul rispetto delle norme di distanziamento nelle spiagge e nei locali, al fine di prevenire nuovi focolai. In alcune zone dell’isola, riferisce l'associazione dei consumatori, sembra infatti di essere passati dal lockdown al liberi tutti senza regole soprattutto nei week end quando sia sulle spiagge sia nei pressi dei locali pubblici non si riscontra alcun tipo di rispetto dei protocolli anti-covid, e tutto ciò anche a causa della mancanza di controlli, come se non vi fosse più alcun pericolo. Gli assembramenti, in particolare nei locali notturni, sono diventati una costante, e non si rispettano neanche le norme igieniche più basilari. Analogo discorso vale per le spiagge, riguardo alle quali il Codacons ha stimato che l'effetto Covid ha prodotto un aggravio dei costi per i servizi offerti dagli stabilimenti balneari compreso tra il 10 e il 30%; rincari che spingono inevitabilmente i bagnanti a riversarsi nelle spiagge libere dove non vi è il distanziamento nonostante le linee guida della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome del 16 maggio scorso prevedano di dover assicurare la distanza interpersonale di almeno un metro. Dunque in spiaggia i protocolli saltano del tutto poiché non vi è alcun tipo di controllo. Dove sono finiti gli addetti alla sorveglianza che dovevano verificare il rispetto delle regole, si domanda il Codacons che fa notare poi come non si osservino le regole neanche presso gli uffici postali perché, se all’interno dei locali si entra a scaglioni, all’esterno la gente si accalca senza distanza, in attesa del proprio turno. Per tali ragioni il Codacons invita tutti i sindaci dei Comuni siciliani ad istituire gli addetti alla vigilanza nelle spiagge e le forze dell’ordine ad effettuare maggiori controlli, sensibilizzando tutti a un maggior senso di responsabilità.