dalla programmazione al collaudo. Sono questi gli elementi principali della riforma alla legge regionale 12 del 2011 proposta, al presidente della Regione Nello Musumeci ed all’assessore al ramo Marco Falcone, dalla Consulta Regionale degli Ordini degli Architetti della Sicilia.
"La grave crisi economica determinata dalla pandemia da COVID-19 - afferma il presidente della Consulta Pino Falzea - impone oggi provvedimenti indispensabili per il rilancio socio-economico della Sicilia. Fondamentale oggi, per la Consulta degli Ordini degli Architetti della Sicilia, è la modifica alla legge regionale del 2011, con l’obiettivo di creare le condizioni per un pronto rilancio del comparto dei lavori pubblici".
"In piena sinergia con il dipartimento lavori pubblici del Consiglio Nazionale degli Architetti, coordinato dal vice presidente Rino La Mendola, e con il contributo del tavolo lavori pubblici della Consulta, sono state proposte una serie di modifiche finalizzate alla semplificazione della programmazione dei lavori pubblici, delle procedure di approvazione dei progetti e dei criteri di selezione degli operatori economici da invitare per l’affidamento dei servizi di architettura e ingegneria .
"Al fine di restituire ossigeno ai liberi professionisti dell’area tecnica, particolarmente colpiti dalla grave crisi economica prodotta dalla pandemia - sottolinea il Presidente Regionale degli Architetti - riteniamo fondamentale l’introduzione dell’articolo che determina l’esternalizzazione sistematica dei servizi di architettura e ingegneria e quindi l’affidamento prioritario degli incarichi ai liberi professionisti, almeno sino alla data del 31 dicembre 2022. La Consulta Regionale degli Ordini degli Architetti della Sicilia - conclude Falzea - auspica che, come già accaduto con i bandi tipo, la Regione Siciliana possa essere antesignana di una riforma complessiva del quadro normativo di settore, indispensabile per rilanciare un comparto, oggi in ginocchio per effetto di una crisi senza precedenti, ma assolutamente fondamentale per l’ economica dell’isola, come quello dei lavori pubblici".