dalla Regione Siciliana per permettere l'inserimento delle persone con fragilità nel mondo dell'agricoltura. Si tratta di due bandi sinergici che hanno il duplice scopo di puntare sulla cosiddetta agricoltura sociale sviluppando nuovi modelli di aziende e fare uscire dall'emarginazione soggetti con disabilità fisica o psichica. Al centro, quindi, l’agricoltura e le aziende agricole, per l’adeguamento delle strutture e per realizzare, attraverso percorsi riabilitativi e di cura, l’inserimento sociale e lavorativo nel processo di filiera di soggetti fragili recanti disabilità di vario tipo. I bandi sono stati pubblicati sul sito web dell’assessorato regionale all’Agricoltura, ai quali si potrà partecipare, per la prima volta, esclusivamente in digitale, per realizzare semplificazione, dematerializzazione degli atti e totale trasparenza. L’iniziativa è tra quelle che rientra nel Programma di Sviluppo Rurale. Diversificare, promuovere e realizzare agricoltura sono le parole chiave di questi bandi. Nello specifico, quindi, due misure che guardano all’inserimento, nella filiera agricola, di persone con disabilità, svantaggiate e fragili, inseriti in progetti di riabilitazione, con il supporto di figure specifiche lungo tutto il loro percorso. “L’agricoltura sociale è la nuova frontiera, insieme all’agriturismo e alle fattorie didattiche – evidenzia l’assessore regionale per l’Agricoltura, Edy Bandiera. Agricoltura, campagna e zootecnia, come dimostrato da numerosi studi scientifici, in contesti adeguati, anche dal punto di vista dell’abbattimento delle barriere architettoniche, hanno una funzione terapeutica, riabilitativa e di cura”. Le istanze di finanziamento, potranno essere presentate attraverso il portale Sian della Regione Siciliana entro il 30 ottobre 2020.
Sempre in tema di agricoltura, proseguono i controlli degli ispettori fitosanitari dell'assessorato regionale che, prima al mercato e poi nei laboratori, si sono soffermati questa volta sulle verifiche su limoni di provenienza argentina. Ad oggi, sono 4581 i controlli a prodotti agroalimentari effettuati negli ultimi tre anni e 24.000 le analisi a campioni prelevati. Altre verifiche sono state eseguite nei mesi scorsi su arance, grano e farine di provenienza estera.