L'amministrazione Valenti inizia a misurarsi con le difficoltà legate al raggiungimento di quello che è stato un cavallo di battaglia della campagna elettorale. Girgenti Acque ha impegnato e sta continuando ad impegnare le mie giornate, ha dichiarato questa mattina Francesca Valenti durante la sua breve partecipazione alla conferenza stampa sull'estate saccense, prima di partire anche oggi alla volta di Palermo, dove ormai si susseguono gli incontri con l'obiettivo di verificare il percorso da portare avanti per arrivare a chiudere il capitolo della gestione privata dell'acqua. Non è facile, si attende la relazione dell'esperto contattato dall'ATI, assemblea territoriale idrica. E a proposito di Ati, il sindaco Valenti ha difeso Enzo Lotà rispetto al sospetto, anzi alle accuse mosse nei giorni scorsi da Intercopa e Altra Sciacca, di privilegiare gli interessi dei comuni dissidenti, rispetto ai centri che invece dipendono da Girgenti Acque. Ammesso che l'obiettivo venga raggiunto, la vera questione riguarda la gestione futura del servizio idrico in città. Chiudere il rapporto con Girgenti Acque comporta l'esigenza non solo di pensare, ma avere già pronto un “piano B” perché a differenza di Menfi o di altri comuni, Sciacca non ha mai gestito direttamente il servizio, è passata dall'Eas al privato. Le scelte potrebbero essere due, la costituzione di una società mista, pubblico-privato, 51% comune, 49 % privato, oppure di una azienda municipalizzata. Sono ipotesi che l'amministrazione comunale pare stia già iniziando a vagliare e non può essere altrimenti se non si vuole che la risoluzione del contratto con Girgenti Acque rimanga solamente uno slogan da campagna elettorale