situazione, ad oggi, che interessa il fiume Platani, che attraversa il territorio compreso tra Ribera e Cattolica Eraclea. A lamentarsi sono sia alcuni agricoltori che hanno appezzamenti di terreno nella zona sia i sindaci di diversi Comuni. In poche parole, si chiede fortemente alla Regione Siciliana e al Genio Civile che si intervenga prontamente sul fiume Platani per come è stato deciso di fare sui fiumi Sosio – Verdura, con lavori pronti a partire dopo qualche lungaggine burocratica di troppo.
Il fiume Platani non ha argini, se non quelli naturali, andrebbe ripulito, messo in sicurezza e sistemato l'alveo per evitare che, durante i periodi di pioggia, esondi danneggiando i terreni coltivati confinanti. L'ultima grave esondazione è di pochi mesi fa: novembre 2019, col fiume Platani che ha danneggiato i frutteti della zona, ma in particolar modo la già precaria viabilità rurale. Anche in questo caso, come avviene per il Sosio – Verdura, il letto del fiume è più alto rispetto al livello degli agrumeti, col risultato che, quando si ingrossano le acque, travolge tutto. Ogni anno la storia si ripete, con gli agricoltori che da un lato vedono colpiti i propri terreni e dall'altro sono costretti ad avanzare richieste di risarcimento danni per migliaia di euro. Un intervento organico di arginatura artificiale sul fiume, soprattutto negli ultimi chilometri prima della foce, da anni è ritenuta fondamentale da migliaia di imprenditori che, a cauda delle torrenziali piogge autunnali ed invernali, vedono invadere i loro giardini, aziende e mezzi agricoli, travolti da acqua, fango e sterpaglie. Il progetto andrebbe redatto dal Genio Civile, ma mancano i soldi necessari per potere intervenire con opere di contenimento. Insomma, servirebbe un'ampia interlocuzione tra tutti gli enti coinvolti affinché si possano trovare i fondi necessari a salvaguardare anche questa parte di territorio agrigentino.