Non si è fatta attendere la replica all'accusa del centro destra di avere fatto proprio un finanziamento frutto,invece, del lavoro della precedente amministrazione.
I gruppi consiliari di maggioranza evidenziano oggi che è stato semplicemente comunicato alla città e con estrema sobrietà la disponibilità di un milione e 600 mila euro per la rete idrica cittadina.
Riteniamo, hanno aggiunto, che quando un finanziamento arriva a Sciacca, il beneficio è di tutti e questa corsa ad impossessarsi dei meriti appare agli occhi dei cittadini inutile e puerile.
Insomma, se il buon giorno si vede dal mattino, c'è da aspettarsi altri 5 anni di polemiche politiche e anche il centro sinistra oggi mette del suo, sostenendo che sentir parlare il centro-destra di onestà intellettuale, oltre a risuonare come un evidente paradosso, suscita soltanto grasse risate.
Sono le stesse forze politiche, dicono, che in questi cinque anni si sono impossessate dell'intero parco progetti lasciato in eredità dall'amministrazione Bono, senza mai sognarsi di proferire una parola di gratitudine o di rispetto istituzionale nei confronti di chi è venuto prima.
Sulla vicenda, poi, del finanziamento a beneficio dell'istituto scolastico Mascagni, ci sarebbe piaciuto molto, dichiara il centro sinistra, che tale finanziamento fosse immediatamente disponibile, cosi da poter restituire la scuola alla città; ma va detto che i 368 mila euro destinati nel piano triennale regionale per l'edilizia scolastica alla Mascagni giacciono in fondo alla graduatoria di merito; forse perché, come è stato riportato da funzionari e dirigenti dell’assessorato regionale competente, chi ha amministrato prima ha solamente presentato un progetto definitivo alla scadenza del bando e non un progetto esecutivo come hanno fatto altri comuni che si sono piazzati ai primi posti.
L'attuale amministrazione dovrà fare i salti mortali per provare ad accorciare i tempi entro i quali avere a disposizione queste somme e riqualificare il plesso Mascagni. Questa è la verità, dichiarano i gruppi consiliari di maggioranza che poi, anche in questa occasione, come in altre precedenti accusano il centrodestra di non avere ancora accettato la sconfitta elettorale.