E’ quanto deliberato dal governo Musumeci nell’ambito delle misure anti-Covid e del contestuale rilancio delle attività turistico-ricreative nell’isola. L’atto, proposto dagli assessorati all’Ambiente e alla Salute e che prevede la collaborazione dell’Anci Sicilia (spetta istituzionalmente ai comuni un servizio di vigilanza con presenza di bagnini di salvataggio e vigilanza), punta a dare un nuovo look alle spiagge pubbliche dotandole di nuovi servizi e dei protocolli necessari per evitare il contagio anche durante le ore di relax. Nelle spiagge libere siciliane, oltre alla fornitura di dispositivi di protezione individuale per il personale addetto all’assistenza dei bagnanti, faranno così la loro comparsa i kit di sanificazione, una cartellonistica informativa con tutte le norme anti contagio, ma anche i segnaposto per aiutare a rispettare la distanza tra gli ombrelloni. Tra i nuovi servizi sono previsti i percorsi dedicati all’accessibilità al mare per i diversamente abili, la videosorveglianza e maggiori controlli delle spiagge da parte della polizia locale mediante un fondo che verrà destinato all’integrazione oraria. Il progetto è finanziato attraverso le risorse della Protezione civile siciliana previste per l’emergenza Coronavirus; le attività, infatti, prevedono anche il coinvolgimento attivo dei volontari del dipartimento regionale e prenderanno il via a breve. La ripartizione delle somme per ogni singolo comune costiero non è stata ancora effettuata. Pare di capire che si terrà conto della lunghezza dei litorali. In ogni caso, la cifra si aggirerebbe intorno ai 15 – 20 mila euro. Tale progetto, commenta il governo regionale, completa di fatto il percorso avviato con il protocollo turistico-sanitario Sicilia SiCura, puntando su una accessibilità alle spiagge libere che deve essere comunque associata al rispetto delle regole.